Regione Lazio. Mattia (Pd), Rocca dica stop ai medici ‘gettonisti’ in Asl ed Enti

AgenPress. “Il presidente Rocca, con delega alla sanità, vieti in Asl ed Enti il ricorso ai cosiddetti ‘medici gettonisti’, che, rispetto ai 45 euro l’ora dei medici strutturati, costano alla Regione Lazio dai 150 ai 250 euro l’ora ed oltre 1000 euro per un turno di 12 ore, e, in generale, metta un freno agli affidamenti a cooperative e società di servizi per coprire posizioni e turni scoperti negli ospedali, che, in base a fonti di stampa, negli ultimi sette mesi ammontano ad oltre 8 milioni complessivi. Un fenomeno, quello dei ‘medici gettonisti’, già evidenziato dalla Procura della Corte dei Conti nell’ambito dell’ultimo giudizio di parifica per le criticità legate sia ai costi che alla qualità del servizio”. Questo, in sintesi, il contenuto della mozione depositata da Eleonora Mattia, consigliera regionale Pd del Lazio.

“Si tratta di una misura già adottata dalla Regione Lombardia, tra l’altro a guida centro destra, su indicazione del ministro alla Sanità Schillaci, e annunciata da altre Regioni, tra cui Piemonte ed Emilia Romagna. – spiega Mattia – Proprio in virtù delle preoccupazioni sulla salute del bilancio regionale espresse più volte dallo stesso Presidente Rocca, è paradossale che da un lato si siano bloccate le assunzioni nella sanità pubblica mentre dall’altro continuino questi sprechi”.

“Accelerare lo scorrimento delle graduatorie vigenti e il completamento delle procedure concorsuali  programmate o in corso; incentivare la flessibilità di impiego del personale sanitario interno, anche in via provvisoria tramite comando o distacco; limitare il ricorso a personale esterno solo con contratti libero professionali, ovvero stipulati con il singolo medico per un determinato periodo e con un tetto alle retribuzione: sono queste le azioni proposte nella mozione assieme al divieto immediato dei ‘gettonisti’, anche alla luce dell’allarme sul sovraccarico, ormai cronico, della rete di emergenza e urgenza del Lazio lanciato in queste ore dai sindacati e diverse sigle del settore”, conclude Mattia.

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