Decreto Cutro 2. Cambia la disciplina su accoglienza migranti minori. Ospiti nei Centri fino a 45 giorni

AgenPress – Il terzo decreto sui migranti, conosciuto come ‘Cutro 2′, ora all’esame dell’Aula della Camera, modifica la disciplina sull’ accoglienza dei minori. Con il testo, licenziato ieri dalla Commissione Affari Costituzionali e riformulato con alcuni emendamenti del relatore, Francesco Michelotti (FdI), si estende da 30 a 45 giorni il tempo massimo di permanenza dei minori nelle strutture di prima accoglienza. E, in caso di flusso migratorio significativo, i Centri potranno ospitare fino al 50% di persone in più rispetto al limite di capienza fissato. I minori che abbiano compiuto i 16 anni saranno ospitati nei centri per gli adulti.

Le misure sui minori introdotte nel decreto, con emendamenti e subemendamenti presentati durante l’esame in Commissione Affari Costituzionali, sono tra le più contestate dalle opposizioni. Come quella, ad esempio, che consente ai minorenni che abbiano compiuto i 16 anni di restare nei Centri di detenzione per adulti altri 60 giorni rispetto ai 90 già previsti dal dl del governo.

A causa di questa ulteriore modifica, introdotta con un subemendamento presentato dal deputato della Lega, Igor Iezzi, i minori che hanno compiuto 16 anni potranno restare nei Centri per adulti per complessivi 150 giorni, cioè 5 mesi. Nel testo si stabilisce anche che l’attivazione delle strutture di prima accoglienza avvenga “sulla base delle esigenze del territorio e dell’entità degli arrivi in frontiera o dei rintracci” e si “elimina la possibilità per gli enti locali di gestire tali strutture” tramite convenzione con il Ministero dell’Interno”. Si consente, quindi, di realizzare o ampliare i CAS (Centri di Accoglienza straordinaria) per minori, in deroga al limite di capienza, nella misura massima del 50%.

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