Corea del Nord, riuscito il lancio del satellite spia. La condanna del primo ministro giapponese

AgenPress – La Corea del Nord afferma di aver lanciato con successo un satellite spia militare nello spazio, attirando la condanna dei paesi vicini.

L’agenzia di stampa statale KCNA ha affermato che il satellite, denominato Malligyong-1, è entrato in orbita con precisione. Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha assistito al lancio.

 Il Giappone condanna il lancio del razzo e del satellite nordcoreano “nei termini più forti possibili”. E’ il commento del governo di Tokyo, maturato a stretto giro dalla revoca dell’avviso di evacuazione per i residenti nella regione meridionale di Okinawa, emesso a causa del passaggio del vettore proveniente dalla Corea del Nord. “Il missile è passato. Si ritiene che il missile sia finito verso l’Oceano Pacifico intorno alle 22.55 locali (14.55 in Italia, ndr). La richiesta di evacuazione è stata annullata”, aveva riferito su X l’Ufficio del premier nipponico Fumio Kishida.

Secondo il governo giapponese, che sta analizzando la traiettoria del razzo, è probabile che abbia sorvolato la prefettura sud-occidentale di Okinawa, nell’Oceano Pacifico. Il premier Fumio Kishida ha riferito ai media che “anche se viene definito un satellite, si tratta di un lancio che ha usato la tecnologia dei missili balistici, e rappresenta una chiara violazione delle risoluzioni Onu”, aggiungendo che il governo ha presentato una protesta formale di condanna al Paese, nei termini più severi. Inizialmente era stato emesso un avviso di evacuazione, che è stato successivamente revocato, spiega l’emittente pubblica Nhk, e il ministero della Difesa nipponico afferma che allo stato attuale non c’è conferma di un satellite in orbita, né sono stati segnalati detriti all’interno della Zona economica esclusiva del Giappone (Zee).

Il lancio è avvenuto prima del previsto, al di fuori della finestra di nove giorni che Pyongyang aveva notificato al Giappone. Avrebbe dovuto iniziare mercoledì e terminare alle 23:59 ora locale (14:59 GMT) del 30 novembre.

La KCNA, citando l’agenzia spaziale del Nord, ha affermato che per l’operazione è stata utilizzata la struttura di lancio di Sohae, nel nord-ovest del paese, vicino al confine con la Cina.

Se il razzo fosse confermato essere un satellite spia, sarebbe il terzo tentativo da parte del Nord di lanciarne uno quest’anno.

In precedenza, il Giappone aveva affermato che avrebbe collaborato con la Corea del Sud e gli Stati Uniti per “esortare fortemente” il Nord a non procedere con il lancio, che secondo loro violerebbe le risoluzioni delle Nazioni Unite.

La Guardia Costiera giapponese ha affermato che la notifica di Pyongyang designava tre zone marittime ritenute essere le aree in cui cadranno i detriti del razzo che trasporta il satellite. Due si trovano a ovest della penisola coreana e l’altro a est dell’isola di Luzon, nelle Filippine.

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