Israele. Sui corpi dei terroristi di Hamas trovato il “manuale sui rapimenti”, “uccidere i problematici”

AgenPress – Un “manuale di rapimento” di Hamas con istruzioni dettagliate su come prendere in ostaggio i civili, legarli per i polsi e le caviglie, raccogliere i loro documenti d’identità e “uccidere i problematici” è stato diffuso lunedì dalle Forze di Difesa israeliane insieme a nuovi macabri filmati con bodycam che mostra i combattenti di Hamas che uccidono i civili.  

Le direttive sui rapimenti – contrassegnate da una filigrana che recita “brigata al-Quds” e etichettata “Top secret” in arabo – includono anche istruzioni su come trasmettere in streaming i rapimenti, una tattica utilizzata da alcuni sequestratori di Hamas durante l’attacco del 7 ottobre. . L’assalto a sorpresa, che uccise oltre 1.000 civili, fu l’attacco terroristico più sanguinoso sul suolo israeliano nei 76 anni di storia del paese.

Il rilascio dei materiali sembra essere parte di uno sforzo da parte dei funzionari israeliani per contrastare le affermazioni di Hamas secondo cui gli ostaggi sarebbero stati sequestrati da civili palestinesi entrati in Israele durante l’attacco, e non dai suoi combattenti. I documenti suggeriscono anche che la presa di ostaggi fosse uno degli obiettivi principali dell’attacco di Hamas e che il gruppo intendesse documentarlo sia con foto che con video.

Funzionari dell’IDF hanno affermato che i documenti sono stati recuperati dai corpi dei membri di Hamas che hanno attaccato i kibbutz vicino al confine di Gaza il 7 ottobre.

Non è chiaro se i documenti del “manuale sui rapimenti” fossero legati a un attacco a un villaggio specifico o a una guida generale per gli aggressori di Hamas.

Il “manuale” sulla presa degli ostaggi e il filmato forniscono un quadro più completo del piano di Hamas di prendere più ostaggi e uccidere qualsiasi prigioniero che ritenesse costituisse una minaccia. Il documento ordina agli aggressori di razionare il cibo e suggerisce che potenzialmente stavano pianificando di tenere gli ostaggi in un luogo chiuso per un lungo periodo di tempo. 

I materiali appena rilasciati si aggiungono al quadro dipinto da altri documenti di Hamas che mostrano un piano per attaccare il kibbutz di Kfar Sa’ad. Quel piano includeva istruzioni per spazzare due scuole e un centro giovanile. L’attacco è avvenuto di sabato e la scuola non era aperta.

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