Report Ue. Attuazione del Pnrr italiano è in corso, ma c’è il rischio crescente di ritardi.

AgenPress –  “L’Italia ha presentato tre richieste di pagamento, che corrispondono a 151 tappe e obiettivi del piano e e che comportano un esborso complessivo di 42 miliardi di euro (riferito alle prime due richieste di pagamento presentate)”.

E’ quanto si legge nel capitolo dedicato all’Italia del secondo report annuale Ue sull’attuazione del Recovery Fund. “Procedere rapidamente con l’attuazione del piano e la negoziazione della sua modifica è essenziale a causa della natura temporanea del Recovery in vigore fino al 2026”.

“L’Italia ha proseguito l’impegno per la riforma della pubblica amministrazione adottando tutti gli atti di esecuzione relativi alla riforma del pubblico impiego. La legislazione primaria è stata adottata nel 2022. Tutti gli atti di esecuzione sono entrati in vigore. Questo passo contribuirà a una gestione più efficace ed efficiente della forza lavoro pubblica nella pubblica amministrazione, dal reclutamento alla progressione di carriera. Gli atti di esecuzione sono particolarmente importanti per garantire un’efficace implementazione della riforma e per contribuire a un’attuazione omogenea in tutte le amministrazioni pubbliche”.

“Va notato – si legge nel testo – che l’Italia ha già anticipato alcuni atti secondari, che sono stati adottati ben prima della loro scadenza prevista, per meglio inquadrare le disposizioni inserite nella legislazione primaria e per meglio inquadrare le disposizioni incorporate nella legislazione primaria e per dare loro rilevanza ai fini dell’attuazione concreta della riforma”. Sul piano degli investimenti il report europeo sottolinea in particolare che “l’Italia ha completato con successo la progettazione, la preparazione, l’allestimento e il collaudo di quattro data center, che costituiscono il nucleo della nuova infrastruttura cloud nazionale, denominata “Polo”.

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