Emilia-Romagna: rigassificatore di Ravenna ad inizi 2023

AgenPress. A fine ottobre si concluderanno i lavori della conferenza dei servizi, che riunisce i soggetti coinvolti, e all’inizio del 2023 cominceranno i lavori per il rigassificatore, che sarà ormeggiato a largo del porto di Ravenna.
E la Regione Emilia-Romagna, con il presidente Stefano Bonaccini che è stato nominato commissario per la realizzazione del progetto, conferma il cronoprogramma per la realizzazione della piattaforma galleggiante che nelle previsioni servirà per aumentare l’autonomia energetica dell’Italia.
“Dopo la presentazione e la  pubblicazione, lo scorso 26 luglio, del progetto FSRU (Floating  Storage & Regassification Unit) elaborato da Snam, gli oltre 40 enti  coinvolti dal processo autorizzativo – si spiegal’Ente –  hanno avuto a possibilita’ di inviare alla Regione entro il 30 agosto  eventuali richieste di integrazione. Sono una ventina, in tutto,  quelle pervenute. Oltre a queste richieste, sono arrivate 10  osservazioni presentate da soggetti interessati (Legambiente, Italia Nostra, Rete Legalita’, Gruppo Ritmo, forze politiche). Come previsto  infatti dal procedimento, da quando il progetto e’ stato pubblicato,  chiunque ha avuto la possibilita’ di consultarlo e inviare entro 30  giorni le relative osservazioni”.
Oggi la struttura commissariale “inviera’ le richieste di  integrazione a Snam, che avra’ 20 giorni di tempo – fino al 26  settembre – per rispondere. Dopodiche’ – continua la Regione in una  nota – verra’ convocata ai primi di ottobre una nuova seduta della Conferenza dei servizi per esaminare e discutere la documentazione prodotta da Snam. Seguiranno altri venti giorni per pareri e  autorizzazioni da parte degli enti. La conclusione della Conferenza  e’ fissata per fine ottobre, dunque entro 120 giorni dall’avvio,  seguendo tempi molto piu’ stretti rispetto al consueto, dettati  dall’urgenza della realizzazione dell’infrastruttura fissata dal  Governo nell’affidamento del mandato commissariale. L’avvio dei lavori e’ previsto per il primo quadrimestre del 2023”.
Le richieste di integrazione si concentrano su alcuni aspetti, “a  partire  – precisa la Regione Emilia Romagna – da un miglior  posizionamento dell’impianto a terra di filtraggio e regolazione,  unitamente alla realizzazione di opere di mitigazione e  compensazione; c’e’ anche una specifica attenzione al tema dei  dragaggi (per consentire l’accesso e la movimentazione delle navi);  alle valutazioni sull’effetto dell’abbassamento della temperatura  dell’acqua marina (utilizzata nel processo di rigassificazione); ai  materiali utilizzati per il mantenimento idoneo delle tubature”.
Per quanto riguarda le osservazioni, “riguardano in prevalenza  aspetti di ottimizzazione del progetto; altri il procedimento, la  prevenzione di incidenti e il tempo di permanenza della nave  rigassificatrice”.
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