Sileri: “Di Sanità si parla troppo poco in campagna elettorale. Bisogna rendere attrattiva la professione”

AgenPress. Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene” condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.

Sulla carenza di medici nel SSN.

“E’ un problema antecedente il covid. C’è un progressivo allontanamento dei professionisti, anche tra i 40 e i 55 anni perché il servizio pubblico ha degli stipendi più bassi rispetto ad altri Paesi, il contenzioso medico-legale è eccessivo, in più la carenza di personale ha portato a turni massacranti. Poi ci sono quelle branche sanitarie dove tutto questo raggiunge una pressione maggiore, ovvero i dipartimenti di emergenza.

La prima cosa da fare è rendere attrattivo il SSN, con stipendi più alti e con degli indennizzi che vanno ad aiutare delle zone più disagiate. Togliere il numero chiuso a medicina non ti fa avere più medici oggi, anzi rischi di creare nell’immediato una bolla di disoccupati. Quindi attenzione anche alle soluzioni estreme. Purtroppo di sanità si parla poco in campagna elettorale”.

Sulla situazione covid.

“Due sono i problemi per l’autunno. Il primo è che il covid potrà rialzare la testa, con delle oscillazioni, il secondo sarà la classica influenza stagionale. Il rischio, al di là del numero dei decessi, che potrà salire in base al numero dei contagi, è relativo a quanto saranno impegnate le nostre strutture sanitarie che dovranno rallentare l’ordinario”.

Sulla candidatura di Crisanti nel Pd.

“La politica attiva deve essere un periodo di transizione. La cosa importante è che quando un tecnico decida di entrare in politica rimanga sempre ancorato alla scienza.

Auguro in bocca al lupo a tutti i colleghi che decideranno di entrare in politica, mettendo in campo la propria esperienza a livello tecnico. Credo che possano essere dei valori aggiunti”.

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