Roma. Avvocata ha il figlio in ospedale, giudice nega rinvio udienza per legittimo impedimento

AgenPress – “Una giudice del Tribunale di Roma ha ritenuto di non dover accogliere la mia istanza di rinvio dell’udienza per legittimo impedimento, ampiamente documentata e motivata.

Ci tengo a precisare che questo giudice ha comunque sentito il testimone che si era presentato in udienza, nonostante le scorse udienze siano state rinviate per assenza ripetuta del medesimo teste, ovviamente della Procura”.
Ebbene questa giudice ha ritenuto di non dover rinviare l’udienza perché… il bambino sarebbe potuto essere accompagnato dal padre!
Ma non solo, la giudice ha anche chiesto al PM d’udienza il numero del Bambin Gesù, affinché potessero contattarmi per avere la mia autorizzazione a sentire il teste.
Per lavarsi la coscienza.
Tutto questo mentre mio figlio era sotto anestesia.
Questo è il mondo che viviamo.
Questi sono i soprusi a cui noi madri avvocato dobbiamo sottostare.
Questi sono i deliri di onnipotenza di una certa magistratura, quella fatta di donne e uomini piccoli piccoli.
Vi prego di condividere questo mio video, affinché tutti possano rendersi conto di quali siano le condizioni da terzo mondo in cui le mamme avvocato sono costrette a vivere.

“Lo dice in un video l’avvocata Ilaria Salamandra in diretta dal Bambino Gesù, dove è ricoverato il figlio di due anni,  per un intervento in day hospital. Ma il giudice contro il parere del pubblico ministero ha negato il legittimo impedimento all’avvocata mamma ,motivando la sua scelta con il fatto che il bambino avrebbe potuto essere accompagnato in ospedale dal padre. E ha deciso di procedere con l’udienza ascoltando un testimone.

“È un episodio intollerabile che l’Ordine di Roma stigmatizza, siamo pronti ad agire in tutte le sedi opportune “, annuncia il Presidente del Consiglio dell’ordine Paolo Nesta. “Non è la prima volta che capita un episodio del genere nel Tribunale di Roma : ricordiamo il caso di una collega cui venne negato il legittimo impedimento nel giorno della data presunta del parto. Ora questo nuovo caso, che lede non solo la dignità e il decoro della professione forense, ma la dignità stessa della donna: assurdo, in un’epoca in cui si parla di parità di genere e di cosa fare per eliminare le disparità”.

Il Consiglio Nazionale Forense esprime la propria solidarietà all’avvocata Ilaria Salamandra in seguito alla decisione della giudice del Tribunale di Roma di non accogliere la sua richiesta di rinvio dell’udienza per legittimo impedimento. “Riteniamo – afferma il presidente del Cnf Francesco Greco – che la decisione della giudice sia stata ingiusta e in contrasto con i principi fondamentali della giustizia, in particolare per quanto riguarda il diritto alla difesa. L’avvocata Salamandra aveva giustificato la sua richiesta di rinvio con motivi validi e giustificati, eppure la giudice ha deciso di non tenerne conto, impedendole così di esercitare il suo dovere di rappresentare il cliente in modo adeguato». “Il Consiglio Nazionale Forense – conclude il presidente Greco – ribadisce l’importanza del rispetto dei diritti degli avvocati e dei loro clienti e chiederà al consiglio giudiziario di Roma di prendere provvedimenti per garantire che situazioni come questa non si ripetano in futuro”.

 

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