AgenPress – “Siamo in una guerra e la divisione tra i blocchi durerà. Se l’Ucraina cade e l’Occidente perisce, il vincitore non sarà solo la Russia di Putin ma la Cina. Stiamo decidendo la nostra posizione e il nostro futuro e la nostra credibilità”.
E’ quanto afferma la leader di Fdi Giorgia Meloni a Cernobbio. “Se l’Italia si sfila dai suoi alleati, per l’Ucraina non cambia niente ma per noi sì”, ha aggiunto parlando delle conseguenze negative di sfilarsi dalle sanzioni alla Russia e dalla vendita di armi. Una questione “di credibilità” ma anche economica, visto che l’80% dell’export avviene con l’Occidente.
“Totem che consideravamo indiscutibili come la globalizzazione hanno messo a nudo la nostra fragilità e la necessità di ripensare il nostro modello di sviluppo”.
Contro i rincari “non sarei per un nuovo scostamento di bilancio. Penso si può provare a parlare con l’Ue per usare le risorse della nuova programmazione europea. Non comprendo la timidezza europea sul prezzo del tetto del gas – ha aggiunto – che se oggi non c’è è perché non è conveniente alla Germania e all’Olanda”. Oltre al price cap “si può scorporare l’energia elettrica dal gas lo si può fare anche a livello nazionale”.