AgenPress – “Il gruppo dirigente di Forza Italia ha dimostrato la sua natura sono cortigiani che cercano di screditare un’idea che non hanno avuto. Non basta dire che ci sono i voti, occorre dare loro un volto. Bisogna parlare con i deputati, uno a uno, che non hanno partito né referenti. Sono persone, non numeri”.
Lo dice Vittorio Sgarbi criticando i dirigenti di Forza Italia che lo criticano di fare telefonate per trovare i voti che sostengano l’elezione di Berlusconi “consiste nel presentare ai parlamentari l’unico esponente politico al mondo che non hanno mai visto perché non è più in Parlamento dal 2013″.
E’ per Sgarbi, un modo di procedere “intelligente e si basa un semplice ragionamento. Ci sono 110 anime perse che appartengono al gruppo Misto, più una trentina di Cinquestelle più che spaesati. In totale fa 140” ed è lì che è intervenuto il suo metodo.
“Una telefonata nella quale il deputato o il senatore chiacchiera per la prima volta con Berlusconi”. Nelle telefonate “non si è toccato il tema Quirinale”, ma il Cavaliere “declina la sua visione di Europa, invoca un’Unione europea con un esercito e una politica militare. E poi alla fine c’è la giusta lusinga: ‘So che sei un deputato molto attivo, mi farebbe piacere conoscerti'”. Così “entra in gioco il secondo momento: l’incontro con Berlusconi” che dice loro “di concordare con me gli appuntamenti per farli incontrare”.
Sgarbi “ha già fatto una cinquantina di telefonate, grazie alle quali ho raccolto tra i 12 e 15 parlamentari. E ho detto i nomi di soli 5 che, benché lusingati dalla telefonata di Berlusconi, rispondono al loro segretario. Da martedì ricomincerò. Me ne mancano 65” e fra questi “vuoi che non riesca a intercettare almeno 25 voti?”. Berlusconi “deve chiamare personalmente i vertici, Letta, Renzi, Conte. Ma sono i singoli, soprattutto quelli senza casa, che votano e che sono lusingati dalla sua attenzione”.