AgenPress – “Sulla scarcerazione di Giovanni Brusca non c’è da discutere in punto di diritto, e questo è fin troppo ovvio. E però, anzitutto, c’è una questione morale che interroga le coscienze e dovrebbe imporre limiti invalicabili più rispettosi dello sconfinato dolore causato dall’indicibile ferocia di un soggetto che ha improntato la sua vita al disprezzo per lo Stato, per la vita, per l’umana pietà”.
Lo afferma Valter Mazzetti, Segretario Generale Fsp Polizia di Stato. “In secondo luogo – prosegue Mazzetti – questa vicenda mette in luce un paradosso: più una persona delinque, e dunque più potenzialmente ha da ‘raccontare’, meno paga, potendo godere di benefici che non spettano a chi magari ha ammazzato ‘solo’ una persona e non è un delinquente di alto rango. Il senso della legge sui collaboratori di giustizia lo conosciamo, ma il corto-circuito che si crea in situazioni come questa è dirompente rispetto al concetto di giustizia, di equità, di riprovazione sociale”.