AgenPress – Oggi è il Dantedì, la giornata nazionale dedicata al Sommo Poeta Dante Alighieri (1265-1321). La ricorrenza è stata istituita dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel 2020. La scelta del giorno non è casuale: il 25 marzo è la data che i dantisti riconoscono come l’inizio del viaggio nell’aldilà descritto letterariamente nella “Divina Commedia”.
Quest’anno il Dantedì ha una valenza simbolica ancora maggiore, perché cade in occasione del settimo centenario della morte del padre della lingua italiana, che in tutta Italia, per tutto il 2021, viene celebrato con centinaia di eventi.
Il Dantedì, ha evidenziato Franceschini, è “una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante con moltissime iniziative che vedranno un forte coinvolgimento delle scuole, degli studenti e delle istituzioni culturali. Dante ricorda molte cose che ci tengono insieme: Dante è l’unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l’idea stessa di Italia”.
Il Dantedì “permette di ravvivare ogni anno la memoria del Poeta, il cui ricordo è vitale per la stessa sopravvivenza della nostra identità nazionale”, ha detto il professore Carlo Ossola, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante Alighieri, titolare della cattedra di letterature moderne dell’Europa neolatina al Collège de France a Parigi. La “Divina Commedia”, ha auspicato Ossola, “deve essere, per gli italiani, in ogni famiglia, come il presepe”. “Mi auguro che, entro la fine anno, il Ministero dell’Istruzione faccia dono di una ‘Commedia’ per ogni scolaro della nostra Repubblica”.
Per il professore Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca, “celebrare Dante non è solo fare memoria di un grande poeta. Perché Dante non è solo uno scrittore ma è un simbolo letterario dell’idea stessa di nazione, dell’idea di Italia. E Dante è il grande autore italiano che ha una statura internazionale riconosciuta in tutto il mondo, dalla Cina all’Australia. Parlare di Dante è parlare dell’Italia”.
In diretta su RaiUno, alle 19.10, Roberto Benigni legge il XXV Canto del Paradiso nel Salone dei Corazzieri al Quirinale.