Bambino Gesù e Università “Foro Italico”: i benefici dello sport nelle patologie croniche

Il progetto di ricerca, finanziato dall’Associazione Stella di Lorenzo, si inserisce all’interno di un accordo di collaborazione tra l’Ateneo romano e l’Ospedale della Santa Sede, in sintonia con la Giornata nazionale dello Sport


AgenPress. Studiare i benefici dell’attività sportiva nei bambini e nei ragazzi affetti da malattie croniche è l’obiettivo del progetto di ricerca avviato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con l’Università degli studi di Roma “Foro Italico”. L’iniziativa, sostenuta dall’associazione “La Stella di Lorenzo”, si inserisce all’interno di un accordo di collaborazione tra l’Ateneo romano e l’Ospedale della Santa Sede improntato sul binomio salute e sport, in sintonia con la Giornata nazionale dello Sport che si celebra in tutta Italia domenica 2 giugno.

LE MALATTIE CRONICHE “NON TRASMISSIBILI”

Le malattie croniche non trasmissibili, a cui è dedicato il progetto di ricerca, comprendono le malattie cardiovascolari (cardiopatie congenite, cardiomiopatie e canalopatie), le malattie dismetabolico-endocrinologiche (diabete, dislipidemie), le malattie oncologiche (tumori solidi e del sangue), le malattie renali e quelle respiratorie croniche. Negli ultimi decenni tali patologie hanno superato le patologie infettive come causa principale di morte nella popolazione generale.

La loro insorgenza e il loro aggravamento sono legati a fattori di rischio comportamentali (uso di tabacco, alimentazione non salutare, uso di alcol e sedentarietà), biologici (ipertensione, sovrappeso od obesità) e ambientali (inquinamento dell’aria, sia outdoor che indoor).

IL PROGETTO DI RICERCA

Come detto, la sedentarietà è uno dei fattori di rischio più importanti per lo sviluppo e/o l’aggravamento delle malattie croniche non trasmissibili, soprattutto in età pediatrica. Sulla base di tale evidenza nasce il progetto di ricerca “I benefici dello sport nelle patologie croniche”, con lo scopo di valutare gli effetti di programmi di Attività Motoria Preventiva e Adattata (AMPA) nei bambini e ragazzi affetti da tali patologie.

La ricerca è finanziata dalla ONLUS “La Stella di Lorenzo”, il cui presidente, Maurizio Fabbri, è il papà di Lorenzo Fabbri, il giovane scomparso improvvisamente nel 2012 all’età di 19 anni a causa di un malore e alla cui memoria è dedicata l’Associazione. La Stella di Lorenzo è da anni impegnata in iniziative di promozione della salute cardiaca e di prevenzione attraverso la ricerca e lo screening.

Lo studio, grazie alla collaborazione tra la Medicina dello sport del Bambino Gesù e l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, coinvolgerà in due anni circa 60 pazientidi età compresa tra gli 8 e i 18 anni. Il protocollo di allenamento  si articolerà in due sedute settimanali e avrà una durata di almeno 4 mesi;  tutti i partecipanti saranno sottoposti, prima e dopo lo svolgimento del protocollo, a  valutazione dei parametri cardiorespiratori e funzionali (capacità aerobica, misurazione della forza degli arti superiori e inferiori, misurazione della flessibilità delle catene cinetiche posteriori e valutazione della capacità di equilibrio, per valutare gli effetti dell’attività fisica adattata su tali parametri dell’efficienza fisica.

Spiega Fabrizio Drago, responsabile di Cardiologia e Aritmologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, per le sedi di San Paolo, Palidoro e Santa Marinella e Direttore del Progetto di Ricerca: «Inseriremo i pazienti in programmi quadrimestrali di attività fisica adattata e in base ai risultati raggiunti confidiamo di poter arrivare a prescrivere in futuro, come fosse un farmaco, tale attività nel trattamento a lungo termine dei pazienti affetti da malattie croniche. Una corretta attività fisica, adattata al tipo di paziente e alla sua patologia cronica, infatti, non solo aiuterà a prevenire o ritardare molte di queste patologie, ma costituirà una vera e propria forma di terapia al momento che tali patologie si siano manifestate».

SALUTE E SPORT: L’ACCORDO CON L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “FORO ITALICO” 

Il progetto di ricerca sull’Attività Motoria preventiva e Adattata fa parte di un accordo più ampio tra l’Ospedale della Santa Sede e l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico”, l’Ateneo dedicato interamente alla formazione di laureati nell’ambito delle scienze del movimento e dello sport. In sintonia con i valori promossi dalla Giornata nazionale dello Sport, che si celebra in tutta Italia domenica 2 giugno, l’accordo tra i due Enti si concentra sul binomio salute e sport, con particolare riferimento ai bambini e ragazzi affetti da patologie cronichee punta a favorire attività di ricerca, formazione e sensibilizzazione.

Commenta il presidente dell’Ospedale Bambino Gesù, Tiziano Onesti«Siamo molto felici di questo accordo, che ci permette di unire prevenzione e cura, formazione e ricerca scientifica. La collaborazione con l’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” sottolinea l’importanza del legame tra sport e salute, sia per prevenire che per migliorare la qualità della vita di tutti, in particolare dei bambini e ragazzi con malattie croniche».

Spiega Attilio Parisi, rettore dell’Università di Roma “Foro Italico” «L’attività fisica adattata svolge un ruolo fondamentale a tutti i livelli di prevenzione (primaria, secondaria e terziaria). Rivolgere programmi motori alla popolazione pediatrica affetta da patologie consentirà, oltre che a migliorarne la qualità di vita, di contrastare molte delle comorbidità legate allo stile di vita sedentario che spesso caratterizza questi giovani pazienti. La collaborazione con il Bambino Gesù rappresenta per l’Università un’importante opportunità di ricerca e terza missione attraverso la quale l’Ateneo mette a disposizione del territorio le proprie competenze».

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