Isola del Giglio. I cacciatori in questi giorni stanno sterminando i mufloni a colpi di fucile

AgenPress – I cacciatori in questi giorni stanno sterminando i mufloni a colpi di fucile.
In questo modo il Parco riesce nel suo spregevole obiettivo di eradicare i mufloni senza farlo direttamente.
Ad annunciarlo è la presidente dell’associazione Vitadacani e coordinatrice della Rete dei santuari di animali liberi, Sara d’Angelo, e il Centro recupero ricci La Ninna, che negli ultimi anni avevano portato avanti la battaglia in difesa degli animali.
È la Regione Toscana a permetterlo ed agevolare il compito mandando i cacciatori di selezione. Nessuno si cura neppure degli studi e delle recenti scoperte scientifiche che evidenziano la preziosità dal punto di vista genetico dei mufloni del Giglio.
Importa solo il denaro. Contano i soldi della comunità europea per eradicare i mufloni concessi sulla base di un progetto inconsistente e fazioso.
Tutto ciò che sta succedendo negli ultimi mesi nasce da un medesimo sistema oppressivo e repressivo .
Tutto è collegato. Uccidono i nostri compagni violando i santuari.
Sterminano a fucilate i mufloni, per altro pressoché unici dal punto di vista genetico, in un parco o al limitare di esso. Chiudono interi popoli in una grande gabbia e li bombardano.
Prendiamo le distanze da queste logiche violente.
“Affidando l’uccisione ai cacciatori di selezione il Parco dell’Arcipelago Toscano ha trovato il modo di riuscire nel suo spregevole obiettivo, quello di eradicare i mufloni senza farlo direttamente.
Ed è la Regione Toscana a permetterlo e ad agevolare il compito mandando i cacciatori”, prosegue d’Angelo. “Nessuno considera neppure gli studi e le recenti scoperte scientifiche che evidenziano l’unicità dal punto di vista genetico dei mufloni del Giglio.
Contano i soldi dell’Unione europea per eradicare i mufloni, concessi sulla base del progetto LetsGo Giglio, inconsistente e fazioso”. Vitadacani, la Rete dei Santuari di animali liberi e Centro La Ninna chiedono di revocare immediatamente la caccia di selezione e dopo aver denunciato il presidente dell’Ente Parco annunciano che denunceranno anche il presidente della Regione Toscana Giani per disastro ambientale se non fermerà il massacro degli animali. Chiedono inoltre a tutti i cittadini e alle cittadine di esprimere il proprio dissenso al presidente della Regione e al ministro dell’Ambiente partecipando al mailbombing “Giù le mani dai mufloni”.
CHIEDIAMO A TUTTE E TUTTI DI ESPRIMERE A REGIONE TOSCANA, AL PRESIDENTE GIANI IL PROPRIO DISSENSO E AL MINISTERO DELL’AMBIENTE. GIÙ’ LE MANI DAI MUFLONI.
𝐈𝐍𝐃𝐈𝐑𝐈𝐙𝐙𝐈 PER IL MAILBOMBING
eugenio.giani@regione.toscana.it,
PNM@Pec.Mite.Gov.it,
PNM-UDG@mase.gov.it,
bianco.graziella@mase.gov.it
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