Carne coltivata. Di Lauro (M5s), il governo difende gli interessi degli allevatori e se ne frega del benessere umano e animale

AgenPress – “Ancor prima che gli studi ci dicano se la carne coltivata (carne ricavate da cellule staminali animali) è dannosa o meno per la salute umana, il Governo ha già deciso di vietarne, a priori e in maniera insensata, la produzione e commercializzazione, bloccando di fatto anche la ricerca”.

Lo afferma Carmen Di Lauro, Deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali, intervenuta questa mattina in Aula alla Camera nella discussione generale sul ddl riguardante la carne coltivata.

“Abbiamo l’opportunità di diminuire drasticamente l’inquinamento abnome causato dagli allevamenti intensivi, di intervenire sul grave fenomeno dell’antibiotico-resistenza, di evitare la diffusione di pericolosi virus, di dire basta alla sofferenza animale, di avviare un nuovo mercato, più etico e sostenibile.
E invece no, in nome della propaganda che vede interessi di allevatori e produttori di carne al primo posto, si blocca qualsiasi tentativo di evoluzione. Questo Governo è nemico dell’ambiente, della natura, e non perde occasione per dimostrarlo”.

“Si vuole condannare il nostro Paese a un ingente danno economico e all’arretratezza rispetto al resto d’Europa e del mondo. Insomma, l’Italia sarà costretta ad inseguire altri Paesi a causa di questa scelta superficiale e insensata”.

I divieti del governo sono pericolosi per svariati motivi, partiamo ad esempio dal fattore economico: una volta effettuati gli studi necessari e aver ricevuto l’autorizzazione dell’EFSA, poter esportare questo tipo di prodotti sarebbe un’opportunità per gli imprenditori italiani e non si comprende come sarebbe possibile impedire la commercializzazione di carne coltivata se autorizzata dalla Ue.

“Il governo – prosegue Di Lauro – dice di preoccuparsi per la salute dei cittadini, ma non c’è niente di più falso, perché gli allevamenti intensivi sono molto più nocivi, tra l’uso di farmaci che contribuisce all’insorgere dell’antibiotico resistenza nell’essere umano e il propagarsi di virus letali anche per la popolazione. Pur di difendere gli interessi di allevatori e produttori di carne, il governo se ne infischia della salute degli esseri umani, dell’ambiente, del benessere animale e del progresso scientifico. L’Italia dispone di alcuni dei migliori scienziati al mondo esperti nel campo delle cellule staminali: sarebbe stato opportuno ascoltarli, prima di legiferare”.

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