Al via i tavoli di lavoro Remind sulla nuova Direttiva EED in materia di efficientamento Energetico e sull’emergenza climatica

Il Comparto Immobiliare allargato, rappresentato da Remind, a lavoro con le Istituzioni su un piano di sviluppo sostenibile e di messa in sicurezza dei territori


Il 25 luglio vi è stato il via libera del Consiglio Europeo sulla Direttiva EED (Energy Efficiency Directive) con aggiornamenti in materia di efficientamento energetico. La task force Remind, che si avvale delle buone pratiche del pubblico e del privato, ha attivato i tavoli per analizzare e verificare i possibili impatti della direttiva sull’economia italiana tenendo conto delle caratteristiche della nostra Nazione.

Paolo Crisafi, Presidente Nazionale Remind ha illustrato i caratteri generali della direttiva: “La direttiva EED, ricompresa anch’essa nel pacchetto Fitfor55, introduce una serie di misure per contribuire ad accelerare le attività di efficienza energetica in tutta l’UE. A differenza della direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici, la nuova direttiva preme maggiormente sullo sforzo collettivo di tutti i Paesi aderenti, fissando la riduzione del consumo finale di energia dell’11,7% entro il 2030 – rispetto al 2020.

Paolo Crisafi Presidente Nazionale Remind

Altro nodo cruciale è l’attribuzione di un valore legale al principio dell’”Energy efficiency first” per cui gli Stati dell’UE saranno ora obbligati a dare priorità all’efficienza energetica nella definizione delle politiche e nella pianificazione dei grandi investimenti. In questo contesto, viene ribadita la centralità del settore pubblico nel raggiungimento degli obbiettivi prefissati per la neutralità energetica.

La direttiva rafforza ulteriormente il ruolo esemplare svolto dal settore pubblico attraverso l’introduzione di un obiettivo annuale di riduzione del consumo energetico dell’1,9%. Inoltre, l’obbligo annuo di ristrutturazione degli edifici del 3% viene esteso a tutti i livelli della pubblica amministrazione” – conclude il Presidente dell’associazione portavoce del comparto immobiliare allargato.

Ha fatto seguito Tommaso Accetta Presidente dei Giovani Remind: “La direttiva EED vede la luce in un momento del tutto particolare dell’Italia. Il grave maltempo che ha colpito larga parte delle Regioni Lombardia, Veneto, Marche, Abruzzo, Molise o le scosse di terremoto nella Regione Campania ci rendono sempre più consapevoli di quanto il clima possa impattare sulla vita delle persone e di come uno piano sviluppo sostenibile e di messa in sicurezza dei territori siano necessari per limitare i danni causati dagli eventi climatici estremi.

Tommaso Accetta Presidente dei Giovani Remind

Alluvioni, siccità, tempeste ed altre calamità naturali sempre più forti mettono a repentaglio la salute e la sicurezza di tutti. A ciò da aggiungersi gli incendi boschivi come nella Regione Siciliana e nella Regione Calabria.

Negli ultimi 160 anni la temperatura è cresciuta di circa 3 gradi. In passato episodi del genere avvenivano una volta ogni 10.000 anni, ora ogni 10.

Il comparto immobiliare allargato – composto dalle buone pratiche del Pubblico e del Privato che agiscono per il benessere delle Persone negli spazi, luoghi, territori e paesaggi in cui vivono (ad es. abitazioni), operano (ad es. uffici, ospedali, centri commerciali) e transitano (ad es. infrastrutture, stazioni, trasporti) – è particolarmente sensibile a quanto sta accadendo e pertanto bisogna fare in modo che tutte le infrastrutture, gli immobili e i relativi impianti siano sempre più adattati in modo equo e sostenibile ai cambiamenti climatici che stiamo vivendo.

Adottando un approccio pragmatico, è fondamentale agire all’interno del piano di messa in sicurezza e sviluppo sostenibile per ridurre l’impatto energetico-ambientale e limitare l’uso delle risorse naturali non rinnovabili”.

Sulla base dei contributi dei partner Remind, ha quind concluso il Prof. Crisafi: “Bisogna agire sul tutto il ciclo di vita dell’immobile (progetto, produzione, gestione, manutenzione, rigenerazione). Il coinvolgimento e la partecipazione delle Istituzioni e delle forze produttive e di tutti i settori della società sono essenziali per affrontare e mitigare queste minacce.

Un ringraziamento a tutte le istituzioni preposte e in particolare alle regioni, ai comuni, alla protezione civile, alle forze dell’ordine e ai commissari governativi.

È fondamentale estendere tali azioni in quelle zone già oggetto, in passato, di calamità come L’Aquila, Amatrice, Ischia e molte altre località meno note. Allo stesso modo è di primaria importanza agire sul patrimonio immobiliare a rischio, come nel caso del crollo della palazzina di Torre del Greco”.

Tutto questo in linea con quello che ha affermato il Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni: “Quanto sta accadendo in queste ultime ore, ci mette “davanti a una realtà critica, una realtà climatica imprevedibile che comporta, al di là dell’emergenza, la messa in sicurezza del territorio che è la nostra priorità”.

Sul tema sono di ispirazione le indicazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha affermato “Le terribili immagini delle catastrofi che hanno colpito varie regioni italiane legate alle conseguenze del cambiamento climatico sono tali che tante discussioni sulle loro cause “appaiono sorprendenti.

Occorre avere la consapevolezza che siamo in ritardo per contrastare il cambiamento climatico. Nelle zone alluvionate tantissime persone si sono date da fare, ragazzi e ragazze che con straordinaria forza d’animo spalavano il fango e soccorrevano chi aveva bisogno di aiuto. La forza che tiene unite le nostre comunità è questa generosa disponibilità a esserci e a fare la propria parte a sentirsi responsabili: I care, come diceva don Milani. Fare la parte propria”

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie