“Il valore dell’innovazione farmaceutica”

AgenPress. Per il Sen. Avv. Cesare Cursi, Presidente dell’Osservatorio Sanità e Salute, negli ultimi decenni, grazie alle ingenti somme stanziate per la Ricerca e lo Sviluppo in campo farmaceutico, la medicina ha potuto contare su numerose innovazioni che hanno permesso un continuo miglioramento delle possibilità di cura a disposizione dei malati. In un futuro che è ormai presente, avremo a portata di mano farmaci molto efficaci ma allo stesso tempo costosi: la sfida odierna è quella di non lasciare indietro nessuno, malgrado la consapevolezza che la vecchiaia è considerata una patologia la cui gestione richiede un’offerta sempre più ampia di cura in un panorama sostenibile.

Il processo di innovazione – prosegue Cursi – è centrato sempre più sulla ricerca di nuove molecole bersaglio che consentono di ottenere maggiori effetti benefici e minori effetti collaterali.

La ricerca scientifica ha dunque spostato la sua attenzione verso una maggiore specificità, passando dall’utilizzo di estratti vegetali, animali e minerali ai farmaci di sintesi e biotecnologici, attraverso l’uso dell’ingegneria genetica. Una medicina non solo sempre più personalizzata ma anche più mirata che tiene conto dei polimorfismi del singolo individuo ma anche di tecnologie sempre più piccole per poter fronteggiare il ritorno di patologie precedentemente e radicate o lo sviluppo di forme completamente nuove, a causa della globalizzazione.

I dati pubblicati da Evaluate Pharma in uno studio dal titolo “World Preview” mostrano quali saranno i farmaci maggiormente utilizzati anche in base ai dati di vendita. Questi dovranno soddisfare sia le esigenze di una popolazione mondiale in continuo cambiamento, sia le nuove necessità delle aziende produttrici.

In particolare, ci si aspetta un aumento del mercato oncologico in media del 10% l’anno raggiungendo un valore pari a $153,1 miliardi, ma anche i farmaci antidiabetici e quelli antireumatici (l’oncologia risulta la principale area terapeutica dove si stanno concentrando gli sforzi di ben 130 progetti, seguita dallo sviluppo dei progetti relativi alla neurologia e alle patologie infiammatorie) mentre si assiste ad un rallentamento nella ricerca di nuovi antibiotici, molto attiva in passato, malgrado la presenza di una maggiore necessità.

Per l’andamento della spesa sanitaria occorre tener conto di numerosi fattori come la congiuntura economica, l’invecchiamento della popolazione, il progresso tecnologico, la trasformazione del sistema sanitario, lo stesso vale per i trend della spesa farmaceutica, che sono anch’essi influenzati da numerosi fattori come i cambiamenti nei prezzi dei farmaci esistenti e nel volume dei consumi.

L’assistenza farmaceutica rappresenta uno dei principali pilastri su cui si regge la Sanità italiana.

Nei prossimi decenni tutti i Paesi con economie e welfare sviluppati vedranno trend di spesa sanitaria fortemente crescenti. Se si osservano gli ultimi cinquant’anni, l’incidenza della spesa sanitaria complessiva sul PIL è più che raddoppiata nei Paesi dell’OCSE ed è quasi triplicata nei principali Paesi europei.

È opportuno prevedere un maggiore coinvolgimento delle Società Scientifiche, delle Associazioni di Pazienti e delle Aziende, almeno nelle componenti associative, nella definizione di meccanismi di governance sulla base di criteri di sempre maggiore trasparenza dei dati e chiarezza delle metodologie impiegate.

Un sistema di governance della spesa ben strutturato e adatto alle nuove sfide dell’innovazione terapeutica deve essere necessariamente basato su:

  • una logica di programmazione pluriennale, minimo triennale, condivisa preventivamente dal sistema e nota a tutti gli stakeholder ex ante;
  • maggiore integrazione tra ospedale e territorio, tra spesa sanitaria e spesa sociale, tra farmaco e dispositivi medici;
  • utilizzo di strumenti che permettono di registrare i dati che possono rendere più chiaro il processo della filiera farmaceutica, dalla produzione al consumatore finale;
  • tracciamento di ogni farmaco, tracking e tracing, per garantire la qualità del prodotto;
  • Innovazione tecnologica: creare e sviluppare tecnologie user-friendly in cui non solo le giovani generazioni abbiano dimestichezza con la tecnologia dell’e-health

A fronte del trend crescente della spesa sanitaria è necessario un ripensamento globale del sistema che elimini gli sprechi e le inefficienze strutturali e consenta così di contemperare due interessi in gioco: da un lato il rispetto dei vincoli di bilancio, dall’altro, la necessità di assicurare il maggior accesso possibile ai servizi sanitari a tutela del diritto alla salute dei cittadini consacrato nell’art. 32 della Costituzione.

Il rischio è che con il contingentamento delle risorse in “tetti di spesa” si riduca sempre di più l’accesso al farmaco e si curi male (tendendo a non usare adeguatamente le innovazioni).

Il successo delle Istituzioni – conclude Cursi – nel conciliare l’accesso alle cure innovative per il più ampio numero di pazienti, e al tempo stesso, garantire la sostenibilità economica del sistema sanitario, potrà determinare una nuova fiducia nelle Istituzioni stesse e nel sistema politico da parte dei cittadini italiani .

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