AgenPress – Il provvedimento è stato disposto dal Tribunale di Velletri ipotizzando una illegittima gestione dell’impianto per assenza di un presupposto essenziale per l’autorizzazione regionale.
Le richiamate garanzie sono poste a presidio di una corretta salvaguardia ambientale del sito durante tutto il periodo successivo alla sua fase di operatività , durante la quale una parte del compenso corrisposto al gestore per il conferimento dei rifiuti è prevista, appunto, per assicurare tale adempimento “postumo”.
Senza quelle garanzie, in caso di cessazione sopravvenuta dell’impresa che gestisce la discarica, intervenuta a qualsiasi titolo e ben possibile nell’arco di 30 anni, i costi ambientali di manutenzione post mortem dovrebbero inevitabilmente ricadere su soggetti pubblici a livello territoriale, non ostante l’avvenuto incameramento preventivo delle necessarie risorse economiche ad opera del privato. Ad Albano vengono conferiti parte dei rifiuti della capitale e la sua operatività la scorsa estate ha evitato alla capitale l’emergenza rifiuti.
Per Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale “il provvedimento disposto dal Tribunale di Velletri sulla discarica di Albano non mette in discussione né l’ordinanza del Sindaco Gualtieri, né fa riferimento a problematiche ambientali del sito, ma la presunta mancanza di una tipologia di fideiussione. Siamo già al lavoro per trovare gli sbocchi necessari per questi giorni e per non disperdere il lavoro fatto in questi mesi. Ci auguriamo che la vicenda possa essere chiarita già nei prossimi giorni”.