Storia e significato della Porta Santa

Sarà varcata da milioni di pellegrini nel corso dell’ormai prossimo Giubileo

L’apertura avverrà da parte del Vescovo di Roma il prossimo 24 dicembre


AgenPress. Nel 1423 che, per la prima volta nella storia dei giubilei, Papa Martino V aprì una Porta Santa a Roma. Era quella della Basilica di San Giovanni in Laterano. Una Porta Santa, la più antica, esisteva già precedentemente al primo Giubileo della storia, indetto da Papa Bonifacio VIII nel 1300: si tratta di quella posta sulla parete sinistra della Basilica di Collemaggio a L’Aquila. Risale alla fine del XIV secolo ed è legata alla Perdonanza istituita nel 1294 da Celestino V: ancora oggi viene aperta per una sola giornata, tra la sera del 28 agosto e quella del 29.

L’apertura della Porta Santa di San Pietro avviene esclusivamente in corrispondenza dei Giubilei, cadenzati inizialmente ogni 50 anni, successivamente, dal 1475 in poi, ogni 25.

Particolarmente significativo è il fatto che dalla Porta Santa si possa solo entrare e non uscire. Attraversarla vuol dire infatti esprimere la volontà di entrare nel cuore di Cristo, in sintonia con i suoi sentimenti, per ricevere l’abbraccio misericordioso del Padre.

Il Pontefice inaugura il Giubileo spalancando i due battenti di bronzo e attraversando per primo la Porta Santa. “Varcare la Porta vuol dire farsi piccoli, vuol dire mettersi nella condizione di affidarsi alla misericordia di Dio per essere perdonati e quindi entrare con uno spirito nuovo nella Chiesa. La Porta si apre veramente Urbi et Orbi, a Roma e al mondo. È un concetto molto bello, rivolto a tutti, credenti e non credenti, che arrivano sulla Piazza San Pietro, accolti dal grande abbraccio della madre Chiesa simbolizzato dagli emicicli colonnati del Bernini, e giungono poi nel portico per entrare nella Porta Santa”.

 

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