Agenpress. “La strategia del “chiudere tutto” che il ministro Speranza e il suo collega Boccia continuano a rivendicare contro ogni possibile aperta è irresponsabile e fallimentare. Finora l’Italia ha avuto un cal del PIL del 10% contro una media europea del 7. La produttività è calata del 30%, mentre la media Ue è del 10. La disoccupazione rischia di arrivare a fine anno oltre il 20% e il debito su PIL al 160%. E non mi pare che la gestione sanitaria sia stata migliore degli altri Paesi. Non sarebbe ora di iniziare a pensare che un’altra strategia è forse necessaria? O bisogna continuare a tenere chiusi i confini e dare l’idea nel mondo che l’Italia è un Paese da non visitare, da cui non comprare nulla e su cui non scommettere? Questo è l’effetto delle scelte sbagliate.
Quella di Speranza e Boccia è la classica reazione da burocrati, di chi per non assumersi responsabilità preferisce non far nulla e chiudere tutto. Preferiscono affrontare il virus facendo morire di fame e di miseria milioni di italiani e mandando sul lastrico centinaia di migliaia di piccole e medie imprese. A queste condizioni, mi chiedo che senso abbia la loro permanenza al governo: o provano a governare davvero o si dimettano.
La responsabilità del governo di un grande Paese è gestire i rischi, favorendo una riapertura controllata, non vietando e basta. Bisogna semmai accelerare nelle strategie di tracciamento del virus, favorire la messa in sicurezza di luoghi di lavoro, scuole, luoghi pubblici e mezzi di trasporto, sostenere la ricerca per un vaccino e le cure: su tutte queste cose, complici anche i disastri di Arcuri, il governo è tremendamente indietro.”
Lo dichiara l’On. Gianfranco Librandi (Italia Viva).