Gaza. Hamas: stiamo studiando nuova proposta di tregua. Niente scambio prigionieri senza cessate il fuoco

AgenPress – – Hamas ha ricevuto la proposta dei mediatori a Parigi e ha confermato che la studierà fornendo la sua riposta “sulla base che la priorità è fermare l’aggressione, del brutale attacco a Gaza e il completo ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia”. Questo il commento del capo di Hamas Ismail Haniyeh diffuso su Telegram che tuttavia si è detto disponibile a “discutere qualsiasi iniziativa o idea seria e pratica, a condizione che porti ad una cessazione completa dell’aggressione”.

Hamas “sta studiandolo e presentando la sua risposta sulla base del fatto che la priorità è fermare l’aggressione, il brutale attacco a Gaza e il completo ritiro delle forze di occupazione dalla Striscia”.

Israele ha ripetutamente affermato che non accetterà una cessazione indefinita delle ostilità. 

 Hamas e il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), che si sono incontrati a Beirut, hanno ribadito in una nota diffusa su Telegram che “non ci sarà scambio di prigionieri finché l’aggressione a Gaza di Israele non si fermi”.

Haaretz ha riferito anche di una dichiarazione del dirigente di Hamas Osama Hamdan secondo cui la fazione islamica deve ancora ricevere la proposta di intesa elaborata a Parigi dai mediatori. “Ciò che è riportato dai media del nemico su un atteso accordo è diretto – ha detto – a soddisfare le famiglie detenute dalla resistenza”.

“Il movimento è aperto a discutere qualsiasi iniziativa o idea seria e pratica, a condizione che conduca ad una cessazione completa dell’aggressione e garantisca il processo di accoglienza per il nostro popolo, per le persone che sono state costrette ad essere sfollate dalle misure dell’occupazione, per coloro le cui case sono state distrutte, così come la loro ricostruzione, la revoca dell’assedio e la realizzazione di un serio processo di scambio di prigionieri che garantisca la libertà dei nostri eroici prigionieri e metta fine alle loro sofferenze”, ha aggiunto  Hanyeh spiegando che “la leadership del movimento ha ricevuto un invito ad andare al Cairo per discutere la bozza dell’accordo uscito dalla riunione di Parigi e i requisiti per la sua applicazione” in base ad “una visione che realizzi gli interessi nazionali dei nostri popoli nel prossimo futuro”.

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