AgenPress. “Si dovrà pur decidere prima o poi se vogliamo riformare davvero la giustizia – così come il fisco, la scuola, la burocrazia – o usare la crisi del sistema Italia come palcoscenico per le vanità della politica”.
Lo scrive in una lettera pubblicata oggi su ‘Il Giornale’ Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, dopo quanto avvenuto in Aula giovedì scorso.
“Le antiche denunce sull’uso politico della giustizia, che Forza Italia ha portato avanti per un ventennio, spesso sbeffeggiata e offesa, hanno trovato una plastica dimostrazione nelle frasi contro Matteo Salvini che ricorrono nelle intercettazioni dell’ex presidente dell’Anm Luca Palamara”, scrive Carfagna. “Ma più oltre è emerso un sistema opaco di promozioni e avanzamenti che fa davvero venire i brividi: non oso immaginare l’effetto di quel do-ut-des sulle inchieste, sui processi, sulle sentenze pronunciate dai diretti interessati”.
“Non ci serve tuttavia una ‘Palamaropoli’ che demolisca l’intera categoria dei magistrati. Ci serve un cambiamento. Ci serve meno tifo da curva e più riflessione, anche più dialogo con la gran parte degli ottomila magistrati italiani che fanno il loro dovere, spesso corrono rischi, e hanno letto sconcertati come noi quelle parole e quelle intercettazioni”, prosegue la presidente di ‘Voce libera’.
“Personalmente sono stata in prima linea nella denuncia delle inchieste persecutorie aperte per anni contro il fondatore del nostro partito Silvio Berlusconi. Ma ho ben chiara la differenza tra chi strumentalizza queste vicende per visibilità o opportunismo e chi veramente crede nel garantismo e nella giustizia giusta”, conclude Carfagna.