Vodafone, taglio di mille posti di lavoro. Fistel-Cisl: “E’ tempo di chiamare tutte le parti, a partire dalle Istituzioni, alle proprie responsabilità”

AgenPress. Il prossimo 13 marzo Vodafone presenterà al sindacato la situazione aziendale e un piano di riassetto dei costi che equivale a circa 1.000 eccedenze di personale. Parliamo di quasi il 20% della forza lavoro.

Siamo evidentemente davanti all’ennesima dimostrazione di un modello sbagliato per il settore delle TLC. Contrazione delle tariffe causata da una competitività esasperata, assenza di visione industriale per un settore che nel resto d’Europa continua ad essere attivatore della transizione digitale.

Da diversi anni abbiamo impostato in questa azienda un lavoro che, partendo dalla contrattazione di anticipo, ha consentito una gestione non traumatica di una fase difficile partendo soprattutto dal concetto della riqualificazione dei lavoratori, dinanzi ad una fase di profondo cambiamento tecnologico. Per noi non c’è spazio, in questa azienda come nel resto del settore, per scelte diverse rispetto a quanto fatto sino ad ora. Evidentemente però è tempo di aprire anche un ragionamento su tutto il settore, dai gestori a partire da Tim passando dagli appalti di rete ed i customer in outsourcer.

Un comparto che in Europa riesce ancora a conciliare capacità occupazionale e qualità del lavoro, ma che si sta riducendo esponenzialmente di anno in anno. E’ tempo di chiamare tutte le parti, a partire dalle Istituzioni, alle proprie responsabilità.

Questa è la posizione che porteremo al tavolo il prossimo lunedì e che lavoreremo da subito per esportare sull’intero settore.

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