Usa. Jane Fonda ha il cancro. Farò la chemioterapia ma ciò non interferirà con il mio attivismo per il clima

AgenPress – L’attrice Jane Fonda ha rivelato che le è stato diagnosticato un cancro e sta facendo la chemioterapia.

In un post ai suoi 1,9 milioni di follower su Instagram, l’84enne ha detto di avere un linfoma non Hodgkin.

Fonda lo ha descritto come “un cancro molto curabile… quindi mi sento molto fortunato”.

L’icona di Hollywood ha usato il suo post per evidenziare lo stato dell’assistenza sanitaria negli Stati Uniti e ha affermato che continuerà con il suo attivismo per il clima .

Ha scritto di sentirsi “fortunata perché ho un’assicurazione sanitaria e ho accesso ai migliori medici e trattamenti. Mi rendo conto, ed è doloroso, di essere privilegiata in questo”.

“Quasi tutte le famiglie in America hanno avuto a che fare con il cancro in un momento o nell’altro e troppe non hanno accesso all’assistenza sanitaria di qualità che sto ricevendo e questo non è giusto”.

Il linfoma non Hodgkin è un tumore meno comune che si sviluppa nel sistema linfatico, la vasta rete di vasi e ghiandole del corpo.

L’attrice premio Oscar ha debuttato nel 1960, diventando famosa per aver recitato in film tra cui Barbarella, Da nove a cinque e Sul lago d’oro. La sua interpretazione più recente è stata nella serie comica Netflix Grace and Frankie.

Fonda è anche nota come attivista politico. Negli anni ’60 si oppose apertamente alla guerra del Vietnam.

Fonda ha scritto che si sottoporrà a sei mesi di chemioterapia ma “non lascerà che nulla di tutto ciò interferisca con il mio attivismo per il clima”.

E’ diventata, infatti, un’attivista contro il cambiamento climatico. Nel 2016, ha trascorso il Ringraziamento tra i manifestanti a Standing Rock, manifestando contro la costruzione del Dakota Access Pipeline.

Nel suo post Fonda ha detto che la sua diagnosi ha messo in evidenza l’importanza della comunità per lei.

“Il cancro è un insegnante e sto prestando attenzione alle lezioni che mi riserva. Una cosa che mi ha già mostrato è l’importanza della comunità. Di far crescere e approfondire la propria comunità per non essere soli. E il cancro, insieme alla mia età – quasi 85 anni – insegna decisamente l’importanza di adattarsi alle nuove realtà. Stiamo vivendo il momento più importante della storia umana perché ciò che facciamo o non facciamo in questo momento determinerà che tipo di futuro ci sarà e non permetterò al cancro di impedirmi di fare tutto ciò che posso”.

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