UniCredit. Piano 2020-2023: ottomila licenziamenti e chiusura di 500 filiali

Agenpress – Unicredit ridurrà il personale di circa 8.000 unità nell’arco del piano 2020-2023 mentre l’ottimizzazione della rete di filiali porterà alla chiusura di circa 500 sportelli. Gli 8.000 tagli del personale Unicredit si concentreranno soprattutto in Italia, Germania e Austria, dove il personale verrà ridotto complessivamente del 12% e verrà chiuso il 17% delle filiali. Il nostro Paese appare destinato a sostenere la parte più consistente degli esuberi: degli 1,4 miliardi di euro di costi di integrazione stimati per la loro gestione, infatti, 1,1 miliardi riguarderanno l’Italia (pari al 78% del totale) e solo 0,3 miliardi l’Austria e la Germania.

Lo si legge in una nota della banca. La strategia della banca prevede di realizzare un utile di cinque miliardi di euro nel 2023, con una crescita aggregata dell’utile per azione di circa il 12%. In Italia, Germania e Austria il personale sarà ridotto del 21%.

Nei tre Paesi verrà inoltre chiuso il 25% delle filiali. L’Italia appare destinata a sostenere la parte più consistente degli esuberi: degli 1,4 miliardi di euro di costi di  integrazione stimati per la loro gestione, infatti, 1,1 miliardi riguarderanno l’Italia (pari al 78% del totale) e solo 0,3 miliardi l’Austria e la Germania.

L’istituto di credito distribuirà ai propri azionisti circa otto miliardi di euro, tra cedole e riacquisto di azioni, di cui sei miliardi rappresentati da dividendi in contanti e due miliardi da riacquisto di azioni proprie. Per il 2019, il gruppo di Piazza Gae Aulenti ha deciso di raddoppiare la distribuzione di capitale prevista dal precedente piano al 40%, di cui il 10% attraverso buy-back e il 30% con dividendi.

Nella nota ufficiale si legge ancora che lo scioglimento della joint-venture in Koc Financial Services sul controllo della banca turca Yapi Kredi ha creato “flessibilità per la gestione della partecipazione rimanente”.

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