Unicredit. In Italia taglia 5.500 dipendenti e 450 filiali. Cisl: “linea irresponsabile”

Agenpress – Unicredit si prepara a tagliare il personale in Italia di circa 5.500-6.000 dipendenti e 450 filiali. Lo riferiscono fonti sindacali dopo che nel nuovo piano la banca ha annunciato in Europa occidentale 8mila esuberi e 500 filiali.

Unicredit ha complessivamente circa 84,6 mila dipendenti di cui circa 60mila in Europa Occidentale (38mila in Italia, 14 mila in Germania e 6mila in Austria). Le filiali in Europa occidentale sono circa 2.870 di cui 2.400 circa in Italia. Secondo quanto riferiscono fonti sindacali le uscite in Italia legate al nuovo piano sono 5.500 a cui si aggiungono altre 500 previste dal precedente accordo.

“Non si possono scaricare ancora una volta sui lavoratori i costi di una ristrutturazione aziendale come prevede il nuovo piano industriale di Unicredit”, ha affermato la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, è “una linea irresponsabile. I lavoratori delle banche meritano rispetto e considerazione. Annunciare il taglio di 8 mila posti di lavoro e di 500 sportelli è solo una fredda operazione contabile che il sindacato non può accettare”.

“Diciamo no e diciamo basta. Il lavoro non può essere considerato una merce che si prende quando serve e si butta quando fa comodo. Unicredit annuncia 8mila esuberi e chiude i primi nove mesi con un utile di 4,3 miliardi. Questo non è fare impresa, è essere irresponsabili. Non lo possiamo accettare. Il governo non può accettarlo. Prima di aprire un gravissimo conflitto Unicredit riveda tutto. Ritiri quanto ha improvvidamente annunciato e, prima di compiere azioni gravi e irreparabili, discuta con il sindacato”, dice  il leader della Cgil, Maurizio Landini.

 

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