Ue. Portavoce, l’Italia non ha ancora presentato un capitolo RePower Eu” da aggiungere al suo Pnrr “ma ci sono scambi costanti

AgenPress – Veerle Nuyts, portavoce della Commissione europea, nel briefing quotidiano con la stampa a Bruxelles, ha dichiarato che l’Italia ”non ha ancora presentato un capitolo RePower Eu” da aggiungere al suo Pnrr “ma chiaramente ci sono scambi costanti, come con tutti gli altri Stati membri, sul capitolo RePower Eu. Sappiamo che l’Italia includerà un capitolo RePower con delle misure che andranno a ridurre la dipendenza dall’energia russa e accelerare la transizione verde”.

La portavoce ha parlato di capitolo aggiuntivo al Pnrr per utilizzare i 2,7 miliardi a disposizione dell’Italia per accelerare la transizione energetica dal RepowerEu, precisando che deve trattarsi di “nuove misure e nuovi investimenti” e non di trasferimento di risorse. Le modifiche al Pnrr, ha poi aggiunto la portavoce, possono comunque essere chieste se giustificate da motivazioni oggettive.

“Gli Stati membri – ha precisato il portavoce Eric Mamer – hanno la possibilità di presentare un nuovo capitolo all’interno del Pnrr per raggiungere gli obiettivi del Repower Eu. Attenzione, non si tratta di togliere i soldi” da un capitolo “per metterli in un altro. Si tratta solo di integrare una dimensione tematica supplementare”, ha specificato. In ogni caso, ha sottolineato Nuyts, “è possibile fare cambiamenti tecnici” al Pnrr “per aggiornare l’ammontare finale dei sussidi del Recovery con i quali l’Italia potrebbe ricevere un ammontare supplementare pari a 140 milioni di euro”.

Inoltre “l’Italia ha anche notificato la sua intenzione di richiedere prestiti supplementari in aggiunta all’allocazione massima che l’Italia ha già chiesto nel piano iniziale. Il regolamento permette di eccedere l’ammontare di prestiti massimo, fissato al 6,8% del Reddito nazionale lordo del 2019, quando si verificano circostanze eccezionali”, ha ricordato la portavoce. “In terzo luogo”, ha aggiunto, “sulla base dell’articolo 21 del regolamento, una volta che il Consiglio ha approvato un piano, lo Stato membro può chiedere, in casi eccezionali, la modifica di milestone e obiettivi specifici se gli emendamenti sono giustificati da ragioni oggettive”. Infine “c’è la possibilità, che noi incoraggiamo, di includere un capitolo Repower Eu nel piano rivisto”, ha concluso Nuyts.

 

 

 

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