Ucraina. Crosetto, se non cambierà la situazione ci sarà un sesto decreto per nuovo invio di aiuti militari”

AgenPress – “In una fase così complessa come quella che stiamo vivendo la sola cosa che non possiamo fare è perdere il contatto con i nostri alleati internazionali, la Ue e l’alleanza atlantica e dunque c’è un solo modo di muoversi e di decidere: se non cambierà la situazione in Ucraina ci sarà un sesto decreto per un nuovo invio di aiuti militari”.

Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista rilasciata ad Avvenire. Di decreti “ce ne sono stati cinque e non mi pare siano cambiate le condizioni che, uno dopo l’altro, li hanno determinati. Quindi se devo fare una previsione sincera dico che ci sarà il sesto. E sarà giusto e dovuto, come lo sono stati gli altri”.

Per Crosetto “la pace non è mai gratis, non esiste una bacchetta magica che ‘regala’ pace. Esiste un percorso lungo, spesso tortuoso, fatto di contraddizioni e anche di compromessi, che ci porta alla pace attraversando guerre e conflitti”.

“All’Ucraina è in corso una drammatica e inaccettabile aggressione, e al fianco degli alleati stiamo partecipando con ogni sforzo perché prevalgano la libertà e la pace. La libertà non è un bene commerciale a cui si possa rinunciare, è un bene di tutti i popoli”,  ha detto  a Bari per le celebrazioni della Giornata dell’unità e delle Forze armate alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

“Il 4 novembre – ha aggiunto Crosetto – si celebra la pace e ogni guerra deve necessariamente finire con la pace. È il ristabilimento e mantenimento della pace il nostro obiettivo finale. Da questo punto di vista non esistono barriere culturali che impediscono al mondo della difesa di esser vicini a chi chiede la pace. Nessuno vuole la guerra, ma quando le popolazioni civili rischiano di soccombere sotto un aggressore, e lo sforzo diplomatico fallisce, è giusto anche il ricorso alle armi per fermare l’aggressore e ristabilire la pace”.

 

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