Truffe realizzate con assegni circolari clonati

AgenPress. Negli ultimi tempi le cronache hanno raccontato di nuovi casi di truffa effettuata con la clonazione di un assegno circolare.

L’assegno circolare è un titolo di credito emesso da una banca a favore di un beneficiario che viene indicato sul titolo stesso. L’assegno fa riferimento a una somma di denaro già disponibile per l’incasso. Essendo quindi immediatamente esigibile, chi lo riceve è indotto a stare abbastanza tranquillo. Su questo fa leva il truffatore. Si attiva sulle piattaforme online di compravendita di prodotti usati, pubblicando l’annuncio per la vendita di un bene (auto, scooter, orologio, ecc. ) a un prezzo esageratamente vantaggioso.

La vittima, attirata dall’annuncio, contatta il venditore che chiede che il pagamento venga effettuato mediante la consegna di un assegno circolare. L’acquirente si reca presso la propria banca e chiede l’emissione dell’assegno circolare non trasferibile pari all’importo pattuito.

Tuttavia, qualche giorno prima dello scambio, il venditore-truffatore contatta l’acquirente sostenendo di aver ricevuto altre offerte. Il compratore se realmente interessato, dovrà inviargli la prova di aver già fatto emettere l’assegno circolare.

Ed è proprio qui che scatta la truffa. Il venditore chiede l’invio di una foto dell’assegno tramite i social o whatsapp) a conferma della serietà dell’intenzione di acquisto.

L’acquirente, in assoluta buona fede, invia la foto (sicuro che non potrà correre alcun rischio dato che l’assegno circolare resta nelle sue mani). Ma si sbaglia: il giorno dell’appuntamento il venditore non si presenta, telefono staccato, insomma, irreperibile! Dopo qualche giorno l’amara sorpresa: il truffatore ha clonato l’assegno (cioè ne ha fatta una copia) e già l’ha portato all’incasso presso un’altra banca.

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