Torino. Bruciate le bandiere Usa e Nato. Magi: “chi lo ha fatto vuole vivere in Cina o Corea del Nord”

AgenPress – Bandiere degli Stati Uniti e della Nato sono state insediate oggi a Torino al termine della manifestazione per il Primo Maggio.

Le fiamme sono state appiccate anche a un vessillo dell’Unione Europea. “Il primo motivo per cui siamo qui – ha detto uno speaker – è dire ‘No’ alla guerra imperialista in Ucraina. Siamo contro l’invio di armi e siamo anche contro le sanzioni, che colpiscono i lavoratori e i disoccupati russi ma non i miliardari, che continuano a fare ciò che vogliono”. Nel corso degli interventi dal palco sono state rivolte critiche anche al governo Meloni per “la cancellazione del reddito di cittadinanza” e le misure tendenti alla “precarizzazione” del lavoro. In piazza San Carlo c’erano attivisti e militanti di Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Sinistra anticapitalista, Autonomia-Contropotere, No Tav, Si-Cobas.

Su Twitter il segretario di Più Europa Riccardo Magi scrive: “bruciano le bandiere degli USA e dell’Ue durante la manifestazione di Torino il 1 maggio per la festa dei lavoratori. Probabilmente vorrebbero le stesse condizioni di lavoro che ci sono in Cina, in Transnistria, in Corea del Nord. Noi no. E ci battiamo perché il lavoro in Italia ambisca ai più alti standard europei, a livello di salario, di welfare e di diritti”.

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