Tassonomia. Ue. Gas e nucleare sono “investimenti sostenibili”, utili per raggiungere la neutralità climatica

AgenPress – Gas e nucleare sono fonti energetiche utili alla transizione ecologica dell’Ue e possono avere, a determinate condizioni, l’etichetta Ue per gli investimenti verdi.

Lo ha deciso la Commissione europea con l’adozione del relativo atto delegato. Come annunciato, il provvedimento è stato varato con modifiche marginali rispetto alla bozza del 31 dicembre scorso e ora dovrà essere esaminato da Consiglio e Parlamento.

In base a questo documento, i progetti nucleari con permesso di costruzione rilasciato entro il 2045 sarebbero idonei ad attrarre investimenti privati, purché in grado di prevedere piani per la gestione delle scorie radioattive e per il decommissioning, cioè per lo smantellamento delle centrali.

Sarebbero ammissibili anche i progetti sul gas con autorizzazioni rilasciate entro il 2030, purché soddisfino una serie di condizioni, fra cui emissioni inferiori a 270 grammi di CO₂ equivalente per kWh. Una decisione simile avrebbe effetti devastanti sul clima e sull’ambiente.

“Gli Stati membri restano pienamente responsabili delle proprie strategie energetiche”. La tassonomia “non rende obbligatori investimenti in alcuni settori” né “proibisce certi investimenti”. “Un punto da ricordare è che resta uno strumento volontario”, ha affermato il commissario Mairead McGuinness, parlando dell’atto delegato della Commissione sulla tassonomia.

Sulla questione delle scorie “vogliamo anche sottolineare che vi è una clausola di revisione, perché questo è un documento vivente: ogni tre anni dovremo esaminare i criteri quando parliamo della migliore tecnologia disponibile che è probabile che si evolva nel tempo quando si tratta di rifiuti”, ha precisato McGuinness.

“Ho visitato la Finlandia e ho visto il lavoro in corso lì”, ha illustrato la commissaria, aggiungendo che al di là della tassonomia “è necessario che l’industria nucleare affronti la questione dell’1% dei rifiuti, che è altamente problematica”.

Il testo è stato messo al voto del collegio dei commissari, ha precisato la commissaria McGuinness. “Una schiacciante maggioranza si è detta favorevole alla nostra proposta”.

Nella nuova proposta obiettivi intermedi nel funzionamento delle centrali a gas (2026 e 2030) sono stati eliminati. Resta solo l’obiettivo finale di avere entro il 2035 solo impianti funzionanti con un carburante ecologico. Quanto ai parametri, che l’Italia aveva chiesto fossero allentati, restano stringenti. Le centrali a gas sono considerate verdi se emettono meno di 100 grammi di Co2 per kWh. Un periodo di transizione permetterà di costruire da qui al 2030 impianti che emettono fino a 270 grammi di Co2.

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