AgenPress. Scompare con Franco Frattini, un autentico servitore dello Stato. Una persona competente e umile. L’umiltà è il tratto caratteriale delle persone intelligenti e preparate.
Dopo la svolta del 1994 in cui la casta, complice il nuovo sistema elettorale, sostituiva la democrazia partecipata con una democrazia “orientata” da neo-signorie disseminate sul territorio, Frattini fu un accorto uomo di governo, un gestore fattivo lontano da quei fenomeni in cui vuoti culturali erano colmati dal “ frastuono” di una fastidiosa, inconcludente autoreferenzialità’
Franco non proveniva dalla politica, era un magistrato amministrativo. Lo ricordo nelle riunioni nello studio di Berlusconi, intervenire con argomenti pregnanti, senza cedere a chi pretendeva indicazioni che erano in contrasto con la ragione e il diritto. Le sue esposizioni erano senza sbavature.
Ricordo che in una riunione chiamato più volte ad esprimere la propria opinione da Berlusconi su alcune questioni politico-legislative, dopo alcune posizioni espresse non fu più ….disturbato per non “distrarre” i manovratori.
Era un collega attento. Fummo insieme nel secondo e terzo governo Berlusconi. Franco ministro per la funzione pubblica con la delega ai servizi di informazioni ed io Vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti. Mi fu vicino con consigli utili.
Il ricordo di Franco Frattini non mi abbandonerà mai: la pacatezza, la signorilità, doti rare in una stagione in cui l’arroganza è il segno del potere. Franco era un moderato che perseguiva il dialogo. Era una persona del Suo tempo che non volle, adeguarsi al tempo degli “altri” e finì il suo impegno politico.
E’ morto giovane Franco ma la Sua testimonianza è forte: il rispetto per le istituzioni e la giustizia. Si possono fare tante cose ma alcuni limiti non possono essere travalicati! Franco rimase nel quadrante della bella storia che oggi sembra trovare una qualche attenzione. Ce lo auguriamo di cuore !
Mario Tassone