Taranto. Case a 1 euro per ripopolare la Città Vecchia

AgenPress – E’ stato pubblicato sul sito del Comune di Taranto  il ” Bando pubblico per l’alienazione di immobili inutilizzati o sottoutilizzati con finalità di ripopolamento urbano e rivitalizzazione del sistema socio economico – Anno 2020″ con scadenza, ore 12:00 del giorno 20 novembre 2020, per il recupero di 7 edifici municipali nella Città Vecchia.

L’obiettivo perseguito dal Comune di Taranto è quello del ripopolamento e della rivitalizzazione del sistema socio-economico della città vecchia, attraverso azioni di recupero e di valorizzazione degli immobili, mediante la creazione di una rete abitativa – oltre che turistico-ricettiva diffusa, da attuarsi attraverso la cessione dei beni di cui al successivo art. 2), al prezzo simbolico di “un euro”, secondo lo schema della c.d. vendita “nummo uno”, in favore di tutti quei soggetti privati e/o Agenzie, ovvero Società.

Le schede degli immobili sono allegate al bando. Fino al 20 novembre imprese, agenzie, società o cittadini hanno tempo per presentare le loro proposte, precisa il Comune in una nota. L’Isola Madre risale all’antichissimo insediamento sorto sul promontorio della città tra i due mari, fondata nel 706 aC ma forse risalente all’età del bronzo, già colonia greca più che fiorente poi conquistata dai romani.

Distrutta dai Saraceni più di un millennio dopo, nel 927, venne ricostruita qualche decennio dopo dall’imperatore bizantino Niceforo II Foca con architetti greci che disegnarono, a difesa del borgo, quei vicoli strettissimi che ancora oggi la caratterizzano, rendendo difficile il passaggio a più di una persona per volta.

“Il fascino di Taranto e della sua storia si è già rivelato un potente attrattore”, sottolinea il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, evidenziando già un interesse “proveniente da tutto il mondo”.

“Un euro  è un contributo simbolico per un obiettivo epocale: ripopolare dopo decenni la Città Vecchia, la nostra Isola Madre”. Sarà stilata una graduatoria delle proposte, spiega il Comune, che saranno valutate “secondo tre parametri principali: ecosostenibilità, destinazione progettuale e contratto di sponsorizzazione. Gli aggiudicatari avranno un anno di tempo per avviare il cantiere”.

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