Taiwan replica a Musk, “vendiamo prodotti, ma la nostra libertà e democrazia non sono in vendita”

AgenPress – “Taiwan vende molti prodotti, ma la nostra libertà e la nostra democrazia non sono in vendita”, ha scritto  su Twitter, Hsiao Bi-khim, ambasciatrice de facto di Taipei a Washington, replicando all’uomo più ricco del mondo che ha suggerito in un’intervista che le ostilità tra i due potrebbero essere risolte se Taipei cedesse il controllo dell’isola democraticamente governata a Pechino, suscitando lodi dalla Cina e prevedibile indignazione a Taiwan.

“La mia raccomandazione… sarebbe quella di trovare una zona amministrativa speciale per Taiwan che sia ragionevolmente appetibile, probabilmente non renderà tutti felici”, ha detto Musk al Financial Times in un’intervista pubblicata venerdì. “Ed è possibile, e penso, in effetti, che potrebbero avere un accordo più clemente di Hong Kong”.

“Qualsiasi proposta duratura per il nostro futuro deve essere determinata in modo pacifico, libero dalla coercizione e rispettoso dei desideri democratici del popolo di Taiwan”, ha aggiunto Hsiao Bi-khim appellandosi a un concetto ripetuto oggi dalla presidente Tsai Ing-wen nel suo discorso sui 111 anni della fondazione dellla Repubblica di Cina.

Lo scontro armato tra Taiwan e la Cina “non è assolutamente un’opzione” e “non ci sono margini di compromesso su libertà e democrazia”, ha detto Tsai, impegnata a rafforzare le difese dell’isola, chiarendo però che “lo scontro armato non è assolutamente un’opzione per le nostre due parti. Solo rispettando l’impegno del popolo taiwanese nei confronti della nostra sovranità, democrazia e libertà può esserci una base per riprendere un’interazione costruttiva attraverso lo Stretto di Taiwan”.

“Stiamo aumentando la produzione di massa di missili di precisione e navi militari ad alte prestazioni; stiamo lavorando per acquisire varie armi di precisione piccole e altamente mobili che ci aiuteranno a sviluppare capacità di guerra asimmetrica complete, assicurando che Taiwan sia completamente preparata a rispondere alle minacce militari esterne”. Tsai ha ribadito, infine, la necessità di mobilitare e addestrare più civili per lavorare con i militari, come è stato fatto dall’Ucraina con successo contro la Russia, perché “ogni cittadino è un guardiano della nostra nazione”.

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