Lo studio del Bambino GesĆ¹ pubblicato su Europace: 200 bambini trattati con successo, senza alcuna complicanza
AgenPress. Una nuova tecnica di ablazione piĆ¹ precisa e sicura per la tachicardia da rientro nodale, la piĆ¹ frequente tra le tachicardie nei bambini. Ć stata messa a punto in ambito pediatrico e perfezionata dai medici e ricercatori dellāOspedale Pediatrico Bambino GesĆ¹ con lāaiuto di un nuovo sistema di mappaggio del voltaggio elettrico del cuore tridimensionale, in grado di identificare con colori ben definiti lāarea su cui intervenire. Circa 200 i bambini trattati con la nuova tecnica che ha fatto rilevare unāassenza totale di complicanze e ridotto la recidiva al 2% rispetto al precedente dato del 12-15%. I risultati sono stati pubblicati su Europace, la piĆ¹ importante rivista europea di aritmologia.
LA TACHICARDIA DA RIENTRO NODALE
La tachicardia da rientro nel nodo atrio-ventricolare ĆØ una delle piĆ¹ frequenti tachicardie del bambino. Ć un disturbo del ritmo cardiaco che produce unāaccelerazione improvvisa del battito. La contrazione dei ventricoli del cuore che determina il pompaggio del sangue, ĆØ attivata da un gruppo di cellule specializzate che emette impulsi elettrici. Questi impulsi vengono trasmessi ai ventricoli attraverso un āfiloā di cellule chiamato nodo atrio-ventricolare. La tachicardia da rientro nodale ĆØ caratterizzata dalla presenza di una doppia via di conduzione elettrica atrio-ventricolare: una lenta e una veloce. Lāanomalia porta al possibile innesco di un cortocircuito (rientro) tra le due vie che determina un improvviso aumento della frequenza cardiaca, tanto piĆ¹ rapido quanto piĆ¹ veloce ĆØ il cortocircuito. Di conseguenza il bambino puĆ² avvertire palpitazione veloce e/o sintomi di vertigine fino alla sincope.
LāABLAZIONE TRANSCATETERE CON RADIOFREQUENZA
Ā Questa alterazione del ritmo cardiaco viene eliminata in genere, sia nellāadulto che nel bambino, con le tecniche di ablazione transcatetere con radiofrequenza. Una corrente elettrica ad alta frequenza (500 KHZ) e a bassa energia viene erogata nellāarea critica del cuore attraverso un catetere intracardiaco. La corrente induce un aumento di temperatura del tessuto al punto di contatto determinando la necrosi della parte malata, cioĆØ la sua distruzione.
Nel Dipartimento Cardiochirurgia, Cardiologia e Trapianto Cuore Polmone del Bambino GesĆ¹ vengono eseguite ogni anno circa 100 ablazioni di questo tipo, piĆ¹ di un terzo di quelle realizzate su bambini in Italia.Ā La difficoltĆ risiede soprattutto nella necessitĆ di individuare con assoluta precisione il segnale elettrico della āvia lentaā, dove intervenire con la necrosi a caldo, ed evitare il rischio di complicanze.
LāINNOVAZIONE DEL BAMBINO GESUā
I ricercatori si sono adoperati per eliminare i rischi di questo tipo di ablazione mettendo a punto una nuova tecnica di mappaggio del voltaggio elettrico del cuore in 3D. Un catetere segue la superficie interna del cuore mappando punto per punto sia il profilo anatomico che quello elettrico. La mappa colora in rosso le aree di basso voltaggio e in giallo, azzurro e blu quelle di voltaggio progressivamente piĆ¹ elevate fino alla condizione di normalitĆ caratterizzata dal colore viola. In questo modo, grazie ai colori, ĆØ possibile visualizzare con chiarezza la via di conduzione lenta come unāarea ben delineata di basso voltaggio.
Ā«Con questa tecnica ā spiega Fabrizio Drago, responsabile di Cardiologia S. Paolo e Palidoro- S. Marinella e Aritmologia – abbiamo in qualche modo āgettato un secchio di verniceā sul nostro nemico invisibile, la via lenta di conduzione elettrica atrio- ventricolare. Mentre prima era solo il segnale elettrico a guidarci, adesso la mappa del voltaggio in 3D ci consente di centrare il bersaglio con sicurezza, realizzando delle ablazioni piĆ¹ precise perchĆ© mirate sulla zona malataĀ».
Per ridurre ancora di piĆ¹ i rischi ablativi ĆØ stata usata la crioenergia o energia āfreddaā, che ĆØ piĆ¹ sicura perchĆ© ĆØ piĆ¹ dosabile della radiofrequenza. In questo caso, infatti, lāablazione viene determinata con il raffreddamento progressivo della zona malata fino alla necrosi per congelamento ed ĆØ possibile monitorare gli effetti progressivi della procedura cosƬ da sospenderla prima di determinare un danno permanente.
LE PROSPETTIVE
Dopo unāesperienza preliminare nella cura di 36 bambini nel 2019, la nuova tecnica ĆØ stata utilizzata ad oggi con piĆ¹ di 180 bambini realizzando un successo definitivo sulla tachicardia da rientro del 97-98% a fronte del precedente 80-85%. Il dato piĆ¹ rilevante, tuttavia, ĆØ lāassenza totale di complicanze legate allāablazione con un 2% circa di recidive a fronte di un precedente 12-15%. Ć il miglior risultato pubblicato fino ad oggi a livello internazionale sullāablazione transcatetere della tachicardia da rientro nel nodo atrio-ventricolare in soggetti di etĆ pediatrica.
La ricerca, perĆ², non si ferma. Ā«Stiamo giĆ lavorando ā conclude Drago – su metodiche di mappaggio ad alta densitĆ di punti, con cateteri mappanti multi-elettrodo. Siamo giĆ in grado di realizzare mappe 3D del cuore sofisticatissime in un quinto del tempo e con un numero di punti acquisiti dieci volte superiori. Tutto ciĆ² sta permettendo ablazioni ancora piĆ¹ mirate, sicure ed efficaci e non escludiamo la possibilitĆ di estenderle ad altri tipi di tachicardieĀ».
DIDASCALIA IMMAGINE:
Mappa del voltaggio elettrico del cuore. La serpentina bianca sulla destra evidenzia la via di conduzione lenta