Superbonus. Bankitalia, costi per il bilancio pubblico sono ingenti. Si sono verificati enormi volumi di frodi

AgenPress – “Il Superbonus ha avuto un impatto assai significativo sul settore delle costruzioni” e “circa la metà degli investimenti che hanno beneficiato del Superbonus non si sarebbero cioè verificati in assenza dell’incentivo”. Ma “gli oneri della misura per il bilancio pubblico restano comunque ingenti”, e sono cresciuti nel biennio, “riflettendo la forte accelerazione nel ricorso alla misura”.

Lo ha detto Giacomo Ricotti, capo del servizio assistenza e consulenza fiscale di Bankitalia, in audizione al Senato.

“Proprio per la natura automatica e l’assenza di controlli a monte, il minore gettito che deriva dagli incentivi fiscali è più difficile da controllare, non permettendo quindi un monitoraggio del costo per il bilancio pubblico; pertanto, con questi strumenti può verificarsi che l’utilizzo effettivo degli incentivi da parte dei contribuenti si discosti dalle risorse stanziate”.

“Qualunque intervento di revisione delle agevolazioni esistenti ha effetti sul bilancio e se non coperto da nuove entrate o minori spese va valutato in termini di finanza pubblica perché il debito è alto”, ha aggiunto.

La dinamica del debito “risentirà della spesa sociale, dei tassi di interesse in risalita, del ritmo di crescita economica. Nel medio periodo i margini per la politica di bilancio sono contenuti e vanno adoperati al meglio per incentivare la crescita proseguendo il consolidamento”.

“In una prima fase, caratterizzata da una circolazione dei crediti d’imposta praticamente illimitata, si sono registrati ingenti volumi di frodi” che hanno portato agli interventi legislativi per arginare il fenomeno. Le limitazioni al numero e alla tipologia di cessioni “ha contribuito al raggiungimento di questo obiettivo, ma ha finito per penalizzare anche le imprese virtuose”.

“Il fatto che la quasi totalità dei comportamenti fraudolenti abbia riguardato fattispecie prive in origine di un rigoroso apparato di controlli di natura preventiva (asseverazione tecnica con copertura assicurativa e visto di conformità), conferma l’importanza di simili presidi”, sottolinea Ricotti.

In generale, quindi, “nel disegno di nuove misure agevolative” servirebbe “un potenziamento dei controlli nella fase iniziale, sia pure a scapito di un riconoscimento meno snello delle agevolazioni in capo ai beneficiari”. Una serie di presidi “a monte”, “di semplice applicazione, possono aiutare anche ad evitare onerose attività di controllo ex post, che contribuiscono a generare incertezza per gli operatori”.

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