Stipendi manager. Salta il tetto dei 240mila euro per i vertici dei ministeri e delle forze armate

AgenPress – Salta il tetto di 240mila euro sullo stipendio per i vertici delle forze dell’ordine – tra questi capo della polizia, comandante dei carabinieri, comandante della Finanza, capo dell’amministrazione penitenziaria – per continuare con i capi dipartimenti, i segretari generali dei ministeri, il segretario generale della presidenza del Consiglio.

La riformulazione dell’emendamento di Forza Italia che toglie il tetto di 240 mila euro agli stipendi dei manager pubblici contenuto del decreto aiuti bis, a quanto si apprende, è stato votato in commissione, prima dell’approdo in Aula, da Pd, Fi ed Iv. Astenuti Fdi, Lega ed M5s.

Una iniziativa non gradita da Palazzo Chigi, con cui non ci sarebbe stata una interlocuzione sul tema. Si tratta, si fa notare dalla Presidenza del Consiglio, di un emendamento parlamentare inserito in un provvedimento Aiuti che “nulla ha a che vedere” con il tema del tetto.

Il Pd chiede una immediata correzione per“ripristinare il tetto nel primo provvedimento utile e cio è nel dl aiuti ter”, affermano Debora Serracchiani capogruppo dem alla Camera e Simona Malpezzi, capogruppo al Senato. Iv, con Davide Faraone, parla di“blitz” e dice“no a passi indietro” rispetto a una regola che era stata voluta dal governo Renzi.

“Un tetto che avevo messo io”, ricorda il leader di Italia viva.“Oggi il governo ha fatto una riformulazione di un emendamento e non avevamo alternative” per impedirlo“per evitare che saltasse tutto”, ovvero l’approvazione da parte del Senato del decreto Aiuti bis.“Spero si torni al‘tetto Renzi’ di 240mila euro: non mi sembra un’idea geniale aumentare adesso gli stipendi ai massimi dirigenti, ma non potevamo che votare il decreto altrimenti saltavano 17 miliardi di aiuti, ma il tetto a 240mila euro mi sembrava molto piu’ serio di quanto e’ stato deciso oggi”.

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