Siccità al Nord nonostante le piogge

AgenPress. E’ “assai deficitaria” la situazione dei laghi alpini che nell’area lombarda presentano livelli di riempimento ai minimi storici con altrettanta minima quantità dei flussi di risorsa idrica rilasciata.
Lo dice l’Osservatorio dell’Autorità distrettuale del Po. Le riserve stoccate sono pesantemente sottodimensionate: Lago Maggiore pieno solo al 19%, Lago di Como al 9%, Lago d’Iseo-d’Idro all’8%, Lago di Garda al 22%. Proprio in Lombardia in questo periodo dell’anno la somma delle quantità complessive contenute nei laghi solitamente si aggira attorno ai 550 milioni di metri cubi invasati, mentre oggi se ne registrano solo 169.
Inoltre i dati comunicati da Arpa Lombardia confermano “una grave situazione di deficit” delle scorte idriche rispetto ai dati medi del periodo: le riserve accumulate negli invasi idroelettrici montani e nei grandi laghi regolati sono inferiori del 53% rispetto alla media di riferimento (2006-2020). Alla scarsità di precipitazioni del periodo dicembre 2021-giugno 2022, di solito ricchi di neve e precipitazioni, si sono associate temperature particolarmente alte nella stagione estiva. I danni causati dalla siccità “ammontano a 417 milioni per la Lombardia”.
Anche il Po è ancora molto sotto media. La grave crisi idrica che ha caratterizzato primavera e soprattutto l’estate sta proseguendo la sua lunga coda anche nel corso di questo inizio di stagione autunnale lungo il Po. Lo spiega l’Osservatorio dell’Autorità distrettuale del fiume: la quasi totalità della pianura Padana resta saldamente ancorata ad indicatori idro-meteo-climatici negativi, sotto le medie e le scarse precipitazioni cadute nella prima decade di ottobre, per lo più in maniera disomogenea sul territorio, non hanno inciso in maniera sufficiente per stravolgere o almeno invertire gli equilibri preesistenti.
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