Sentenza UE: l’assicurazione moto è sempre obbligatoria

AgenPress. Se un veicolo parcheggiato in uno spazio privato debba essere assicurato o meno è questione un po’ controversa. A questo proposito la Legge 24 dicembre 1969 n.990 (entrata in vigore il 12 giugno 1971) sancisce la possibilità di non assicurare un veicolo solo nel caso in cui predetto mezzo sia parcheggiato in uno spazio ad uso totalmente privato. In sintesi: nel garage di proprietà è possibile evitare di attivare, sul mezzo, una polizza assicurativa, nello spazio condominiale occorre tenere conto di alcuni fattori.

Se il parcheggio condominiale è liberamente accessibile dall’esterno il mezzo va assicurato, viceversa è possibile non assicurarlo, anche se potrebbero nascere contrasti con gli altri condomini che vedrebbero un’area di parcheggio, disponibile per tutti, trasformata in un deposito.  Un veicolo parcheggiato in spazi pubblici deve essere sempre assicurato e l’inosservanza di questa norma rende il proprietario passibile delle sanzioni previste. Fin qui tutto chiaro, dove nasce la controversia?

La sentenza 29 aprile 2021, C-383/19.

Forse il termine controversia è eccessivo perché al momento non c’è un contenzioso in atto tra uno Stato membro e la Comunità Europea, tuttavia se, ad esempio, la legge italiana sulla responsabilità civile autoveicoli esenta dalla stipula dell’assicurazione i mezzi parcheggiati in spazi privati, la sentenza C-383/19 sancisce quanto dichiarato a suo tempo nella  Direttiva 2009/103/CE, ossia che un veicolo immatricolato in uno Stato membro debba essere sempre assicurato a meno “che il mezzo sia stato regolarmente ritirato dalla circolazione conformemente alla normativa nazionale applicabile”.

 

La Direttiva 2009/103/CE.

Più che la sentenza in sé, è interessante, sotto il profilo giuridico, comprendere le ragioni che hanno portato la Comunità Europea a pronunciarsi in favore dell’obbligatorietà della polizza RCA anche per mezzi depositati in spazi privati. La Direttiva 2009/103/CE prende infatti le mosse da un episodio accaduto in Portogallo nel 2006 quando il figlio della proprietaria di un veicolo non più usato e depositato su un terreno privato, si impossessò del mezzo e provocò un sinistro con vittime.

La Direttiva CE e l’assicurazione moto.

Quanto scritto fin qui per i veicoli in genere vale anche per le moto e i mezzi a due ruote per cui è prevista la stipula dell’assicurazione moto. Tuttavia, le compagnie prevedono dei contratti assicurativi RCA ad hoc, chiamati sospendibili, pensati appositamente per le moto. La prassi delle assicurazioni moto sospendibili nasce dalla considerazione che molti utenti, per ragioni climatiche, tendono a non usare la moto durante i mesi più freddi dell’anno. Ad esempio e polizze moto sospendibili distribuite da ConTe.it, facente parte del Gruppo Admiral, con oltre 7 mila dipendenti e più di 5 milioni di clienti nel mondo, che consente di stipulare online la polizza moto già dal 2008, garantendo l’assistenza sinistri 24 su 24, 365 giorni all’anno, permettono di personalizzare il proprio contratto con diverse utili garanzie accessorie.

Tornando alla Direttiva 2009/103/CE e successivi pronunciamenti, queste norme valgono formalmente anche per le moto con assicurazione sospesa e parcheggiate in spazi privati. Ma non avendo gli Stati membri in generale e l’Italia in particolare, recepito queste norme, le assicurazioni moto sospendibili conservano tutta la loro validità.

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