Senato. Liliana Segre dà il via alla XIX^ Legislatura, pensiero rivolto al popolo ucraino, vittima di crudeltà

AgenPress – Alle 10 ha fatto il suo ingresso in Aula al Senato Liliana Segre che ha presieduto la prima seduta di palazzo Madama in quanto senatrice anziana. La tabella di marcia, sebbene iniziata con ritardo ruspetto ai programmi, è segnata: dopo il suo discorso Segre chiamerà i senatori più giovani di età già proclamati che costituiscono l’ufficio di presidenza provvisorio. Si passerà alla proclamazione della Giunta per le elezioni che ufficializzerà i 26 subentranti. A questo punto con l’Assemblea costituita si potrà iniziare la chiama per il presidente del Senato.

“Rivolgo un caloroso saluto al presidente della Repubblica, a quest’aula e rivolgo un pensiero a Papa Francesco”, ha  detto la senatrice a vita Liliana Segre.

“Incombe su tutti noi in queste settimane l’atmosfera agghiacciante della guerra tornata nella nostra Europa, vicino a noi, con tutto il suo carico di morte, distruzione, crudeltà, terrore, una follia senza fine. Mi unisco alle parole puntuali del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: ‘La pace è urgente e necessaria. La via per ricostruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino” .

“Oggi sono particolarmente emozionata di fronte al ruolo che in questa giornata la sorte mi riserva. In questo mese di ottobre- prosegue – nel quale cade il centenario della Marcia su Roma, che dette inizio alla dittatura fascista, tocca proprio ad una come me assumere momentaneamente la presidenza di questo tempio della democrazia che è il Senato della Repubblica”. “Ed il valore simbolico – aggiunge – di questa circostanza casuale si amplifica nella mia mente perché, vedete, ai miei tempi la scuola iniziava in ottobre; ed è impossibile per me non provare una sorta di vertigine ricordando che quella stessa bambina che in un giorno come questo del 1938, sconsolata e smarrita, fu costretta dalle leggi razziste a lasciare vuoto il suo banco delle scuole elementari, oggi si trova per uno strano destino addirittura sul banco più prestigioso del Senato!”.

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