Senato. Ilaria Cucchi vota no alla fiducia. Situazione carceri: “Presidente prenda in considerazione le mie parole”

AgenPress – “Mi chiamo Ilaria Cucchi  e voi tutti sapete chi sono. Conoscete la mia storia. Mio fratello Stefano è stato ucciso a suon di botte morendo poi, dopo sei giorni, nelle mani dello stato passando attraverso la custodia indifferente e cinica di oltre 140 pubblici ufficiali. Una verità scomoda che mi hù

Lo ha detto in Aula in Senato Ilaria Cucchi (Avs) durante la discussione sulla fiducia.

Cucchi ha quindi ricordato il suo impegno nel mondo del volontariato e poi ha incentrato buona parte del suo intervento sul tema delle carceri, “dove lo Stato è fin troppo spesso assente, ed uso un eufemismo. Sono luoghi di vita e di lavoro – ha proseguito – piegati dalla sofferenza per condizioni disumane in cui sono costretti a sopravvivere Agenti e detenuti abbandonati dallo Stato che preferisce di fatto mettere in guerra gli uni contro gli altri piuttosto che operare riforme serie per una giusta e doverosa riqualificazione dei ruoli e delle vite di tutti coloro che sono costretti a starci insieme. Sarebbe fin troppo semplice intervenire per lo Stato che, viceversa, pare preferire il concetto di carcere come discarica sociale piuttosto che di rieducazione ed offerta di nuove possibilità. Così si innescano vere e proprie situazioni esplosive alle quali lo Stato risponde solo ed esclusivamente con l’unico mezzo che pare conoscere: la repressione.

71 suicidi dall’inizio dell’anno sono una tragedia, Presidente, segno di un modello penitenziario che è in crisi. E parlando di carcere non si può non partire dall’articolo 27 della Costituzione, scritto da chi aveva subito la prigionia durante il fascismo. Quell’articolo non va cambiato. Quell’articolo va pienamente applicato. Il sistema penitenziario italiano non ha bisogno di più carceri ma di carceri migliori e di meno detenuti. Ben venga ogni riforma del codice penale che depenalizzi e riduca il carcere ad extrema ratio”, ha infine detto Cucchi ha ha concluso invitando Meloni a “prendere in considerazione” le sue parole.

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