Scuola. Lega non vota nuove norme. “Discriminano non vaccinati”. Pd, crea confusione e instabilità nel Paese

Agenpress – Ieri lo strappo della Lega al governo. Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha disertato la cabina di regia prima e il Consiglio dei ministri poi. Mentre i ministri leghisti Garavaglia e Stefani non hanno votato le nuove norme Covid su Dad e quarantene a scuola, approvate in Consiglio dei ministri. Il partito di Matteo Salvini avrebbe deciso di non votare perché queste regole “discriminano i bambini non vaccinati”. Il governo ha, infatti, deciso che a partire dalle elementari gli studenti vaccinati non andranno più in Dad se a contatto con positivi.

“Pur condividendo le misure di apertura contenute nel decreto approvato oggi in Cdm, in coscienza non potevamo approvare la discriminazione tra bambini vaccinati e non vaccinati. I dati ci dicono, per fortuna, che i contagi scendono quotidianamente e nostro dovere è lavorare con determinazione alle questioni concrete per risolvere i problemi del Paese”, hanno scritto in una nota i ministri della Lega Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia ed Erika Stefani. Quello che la Lega ha criticato nelle nuove misure è poi la corsia preferenziale per i vaccinati nel sistema dei colori delle Regioni: in zona rossa ci saranno restrizioni solo per chi non è immunizzato.

“Quanto accaduto in Cdm è un atto preoccupante che rischia di aumentare l’instabilità e creare nuova confusione nel Paese”, fanno sapere fonti del Nazareno, commentando il comportamento della Lega.

“Noi – aggiungono le fonti dem – siamo determinati a sostenere, col massimo dell’impegno e della responsabilità, l’operato del governo, che in questi giorni ha dimostrato di voler rilanciare subito la sua azione riformatrice, nel contrasto alla pandemia e nell’attuazione del PNRR. Salvini e la Lega hanno a più riprese affermato giustamente di avere a cuore il rafforzamento dell’esecutivo nell’interesse dell’Italia. Confidiamo, quindi, che quello di oggi sia solo un incidente di percorso e che da domani la maggioranza torni compattamente al fianco del presidente del Consiglio”.

“Salvini è prevedibile. Cerca di rifarsi sul governo per la figuraccia che ha fatto sul Presidente della Repubblica. Draghi fa bene ad andare avanti. La stagione dei tatticismi è finita, il leader della Lega ne prenda atto”, ha detto il senatore Pd Andrea Marcucci.

 

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