Salvini in disaccordo con Draghi e Meloni, subito 30 mld in deficit. Avanti con sanzioni, ma Ue protegga italiani

AgenPress –  “Sull’intervento immediato la vedo in maniera diversa da Draghi e Meloni. Di fronte a un milione di posti di lavoro a rischio, io preferisco da buon padre di famiglia o da presidente del consiglio il 26 settembre, se gli italiani vorranno e il Mattarella dovesse dare l’incarico al sottoscritto, mettere 30 miliardi contanti a debito adesso, piuttosto che perdere tre mesi, un milione di posti di lavoro e mettere 100 miliardi per pagare disoccupati e cassintegrati. Il lavoro e la felicità delle persone viene prima rispetto agli equilibri di bilancio”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, ospite di Casa Italia su SkyTg24.

 “La Lega ha sempre appoggiato ogni intervento a favore dell’Ucraina, sia in Italia sia a Bruxelles. Quando si tratta di fermare i carri armati e i morti noi ci siamo”, ha aggiunto.  “Sono passati sei mesi da questa stramaledetta guerra e dalle sanzioni che avrebbero dovuto mettere Putin in ginocchio. Andiamo avanti con le sanzioni anche se non hanno fermato la guerra e messo in ginocchio Putin? Andiamo avanti, ma l’Europa deve proteggere i lavoratori che, in particolare in Italia, stanno pagando un caro prezzo. L’Europa vada avanti con le sanzioni, sulla cui utilità si è aperto un dibattito, ma protegga gli italiani”.

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