Salvini, dopo Sanremo riflettere sul canone e su quanto costa la Rai. Va ripensato il ruolo del servizio pubblico

AgenPress – Dopo Sanremo “ci sarà da fare una riflessione sul canone, su quello che costa la Rai, su certi superstipendi e sugli agenti esterni”.

Lo dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini lo ha spiegato a Telelombardia. Il segretario della Lega è convinto che “bisogna togliere il canone Rai dalla bolletta e lavorare per ridurlo, abbassarlo o, come in altri Paesi europei, per eliminarlo”. “Va ripensato profondamente il ruolo del servizio pubblico” anche guardando a come funziona “in altri Paesi europei”.

“Se non rispondi alle polemiche, a litigare con Fedez, con Tizio, con Caio, questo non vuol dire che il canone Rai in bolletta vada bene così, che la Rai funzioni così – ha aggiunto Salvini a Aria pulita su 7Gold -, che gli stipendi milionari debbano proseguire e che gli agenti privati possano andare e fare sulla televisione pubblica pagata dagli italiani”.

“Una profonda riflessione sul ruolo del servizio pubblico e sul fatto che gli italiani debbano continuare a pagarlo, va fatta. Togliere il canone dalla bolletta sì, lavorare per abbassarlo o, se ce la facciamo, addirittura per azzerarlo è un dovere. A prescindere da Sanremo, ma i costi miliardari in un momento come questo non possono essere messi a carico dei cittadini.

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