Russia, Radicali Italiani: Salvini rispetta ogni giorno “Patto della vergogna” con Putin

FORUM CERNOBBIO HA DOCUMENTATO SPACCATURA COALIZIONE DI DESTRA


AgenPress. “Grazie al quotidiano La Stampa per avere pubblicato il testo integrale  del patto della vergogna tra Matteo Salvini e il partito di Putin, tuttora vigente come il leader della Lega dimostra ogni giorno attraverso le sue dichiarazioni contro le sanzioni.

Su questo tema il Forum di Cernobbio ha fotografato la profonda spaccatura nella coalizione di destra”, così in una nota Massimiliano Iervolino, Igor Boni e Giulio Manfredi, segretario, presidente e membro di giunta di Radicali Italiani.

“È da sei mesi esatti, dalla sventura missione di Salvini in Polonia con relativo sputtanamento da parte del sindaco di Przemysl, che Radicali Italiani ha continuato a battere su un chiodo sempre ignorato dal dibattito politico italiano: la Lega di Matteo Salvini è l’unico partito occidentale ad avere sottoscritto un patto di collaborazione con il partito di Putin, Russia Unita. Patto firmato da Salvini a Mosca il 6 marzo 2017 (quindi quando già la Russia era sottoposta a sanzioni per la prima aggressione all’Ucraina del 2014); patto mai formalmente disdetto. Ai sensi dell’art. 8, infatti, una delle parti può recedere comunicandolo all’altra sei mesi prima della scadenza; il patto, di durata quinquennale, è scaduto il 6 marzo 2022 e, non essendo stato revocato, è stato automaticamente rinnovato per altri cinque anni.

Finora solo il sito radicali.it e le testate Affari Italiani e Il Foglio avevano pubblicato il testo integrale del patto. Oggi, finalmente, un grande quotidiano nazionale come La Stampa ha pubblicato il testo del patto della vergogna. D’altra parte è del tutto evidente che il patto sia vigente, visto le dichiarazioni quotidiane di Salvini contro le ‘inique sanzioni’ alla Russia.

E l’ultima giornata del Forum Ambrosetti a Cernobbio ha letteralmente fotografato le profonde divisioni esistenti nella coalizione di destra, con una Giorgia Meloni con le mani nei capelli mentre Matteo Salvini sciorinava le sue slides contro le sanzioni”, concludono.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie