Russia. Proteste dei cittadini contro la “mobilitazione parziale” chiesta da Putin. 70 arresti

AgenPressL’ufficio del procuratore di Mosca ha messo in guardia i cittadini dalla partecipazione alle proteste, ricordando alle persone che potrebbero rischiare fino a 15 anni di carcere.

Secondo la dichiarazione ufficiale pubblicata mercoledì poche ore dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una “mobilitazione parziale”, si afferma che sui social media sono stati pubblicati post con “informazioni che chiedono la partecipazione ad azioni pubbliche a Mosca e la commissione di altri atti illegali”. 

“L’ufficio del procuratore di Mosca avverte che la distribuzione di tali materiali… così come la partecipazione ad azioni illegali sono punibili secondo l’attuale legislazione amministrativa e penale”, si legge nella dichiarazione.

“L’atto può essere qualificato come un reato amministrativo… che è punibile, anche sotto forma di reclusione fino a 15 anni”.

Su Telegram circolano già gli elenchi delle organizzazioni che offrono consulenza per la tutela dei diritti del personale militare. Secondo Meduza, il movimento d’opposizione giovanile Vesna ha lanciato un invito a protestare contro la mobilitazione: sono in programma manifestazioni in diverse città russe dalle ore 19 italiane di oggi. “Migliaia di uomini russi – i nostri padri, fratelli e mariti – saranno gettati nel tritacarne della guerra. Per cosa moriranno? Per cosa madri e bambini verseranno lacrime?”, si legge nell’appello del movimento. Infatti, gli agenti di polizia di Mosca sono in allarme. Secondo il media russo Baza, i poliziotti della capitale, compresi il 1° e il 2° reggimento speciale, saranno radunati in allerta entro le ore 13 italiane. Tutti gli agenti devono avere elmetto, scudi e manganelli.

Una settantina di persone sono state fermate in manifestazioni contro la mobilitazione parziale in Russia che si sono svolte in diverse città del Paese. Lo riferisce Ovd-Info, una ong che registra le attività dell’opposizione e assiste legalmente i fermati. I raduni, ai quali partecipano in media alcune decine di persone, sono cominciate, per motivi di fuso orario, in alcune città dell’Estremo oriente, e si sono estese alle regioni occidentali, compresa Mosca. Nella capitale sono segnalati finora due fermi.

I canali Telegram locali riportano che una sessantina di persone si sono radunate a Irkutsk, dove una decina di loro sono state fermate dagli agenti. Tra i 10 e 15 fermi anche a Tomsk. Altri piccoli raduni sono stati segnalati anche a Ulan-Ude e Yakutsk.

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