Rotondi: “La mia e la nostra vita sarà più povera senza Guido Bodrato”

AgenPress. Ormai ci sentivamo solo attraverso Twitter, ma la mia e la nostra vita sarà più povera senza Guido Bodrato, uno degli ultimi leader democristiani viventi, spentosi questa notte nella sua casa di Torino, a meno di un mese dalla scomparsa di Irma, la moglie e compagna di una vita.
Ed è proprio questo che colpisce di più: questa lunga storia d’amore che ha rifiutato l’epilogo ordinario, e si è conclusa con una doppia partenza, come spesso avviene nelle coppie che hanno condiviso l’intera esistenza.
Irma e Guido avevano condiviso gli anni difficili del dopoguerra, il boom economico, gli anni di piombo, la crisi della prima repubblica e quanto è venuto dopo. Certo, Guido godeva delle luci della ribalta, Irma meno, ma evidentemente il loro era un romanzo a quattro mani che doveva terminare così.
Volutamente trascorro sulla storia pubblica di Bodrato, che pure è stata intensissima, e coincidente con la vita della repubblica. In questo momento colpisce il congedo pieno di amore di questo patriarca che racchiudeva nella scorza di freddezza torinese tesori enormi di umanità e sensibilità
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