Roma, Adinolfi: “I nostri 20mila voti saranno decisivi nel determinare la corsa a sindaco”

“Centrodestra ha scelto Michetti perché è una partita a perdere, la Meloni è fuggita e questo non è un atteggiamento da leader”


AgenPress. Mario Adinolfi, presidente del Popolo della famiglia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

“Questa è una corsa estremamente frastagliata, in cui il candidato più forte fatica ad arrivare al 30% e in un quadro del genere una candidata come la nostra, Fabiola Cenciotti, accreditata intorno al 2%, può essere determinante. Essendo una corsa a testa a testa, quei 20mila voti che noi pesiamo a Roma possono risultare decisivi. Io non ho vincoli, per me il problema è il programma.

Se il centrosinistra decide di voler sperimentare il reddito di maternità a Roma io non avrei problemi ad appoggiare il candidato del centrosinistra. Il centrodestra aveva nomi immediatamente spendibili per partire dal 40% in su, se invece scegli un nome che devi presentare per spiegare chi è, allora hai un problema e questo problema se l’è auto creato perché è una partita a perdere.

Se hai paura di governare Roma questo non depone a favore della tua classe dirigente. Per la Meloni era una grandissima occasione, essere fuggita non è un atteggiamento da leader, avrebbe dovuto sperimentarsi al governo della sua città dimostrando le capacità che dice di avere”.

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