Referendum. Calenda, votare No, altrimenti avremo un Parlamento di “fedelissimi”

AgenPress – Diventerà un Parlamento molto più di fedelissimi, che lavorerà e funzionerà male e peggio.  E’ un segnale che di nuovo la realtà scompare in Italia, non si guardano le cose per come sono ma si cerca di mobilitare l’elettorato sugli slogan. Siamo ancora all’apertura della famosa scatoletta di tonno da parte di persone che però stanno lì per sempre, si sono tolti il limite dei due mandati.

Così il leader di Azione, Carlo Calenda, ha parlato dei motivi per cui sostiene il no al referendum che si terrà domenica e lunedì sul taglio dei parlamentari, a margine dell’evento promosso a Milano dal titolo, ‘Fermiamo il populismo. La democrazia non si taglia’.

“Questa è una riforma che non riforma, peggiora le due cose che non funzionano ovvero l’efficienza del Parlamento, che ne verrà danneggiata, perché il Senato non sarà in grado di stare al passo con la Camera, e la qualità degli eletti”.

“Ma quello che più mi deprime è vedere riformisti, socialdemocratici e popolari non riuscire a fare una battaglia contro il populismo ma arrendersi nel modo in cui si sono arresi in Parlamento”.

“Votiamo dei politici sulla base delle squadre, senza vedere che esperienza hanno, poi li odiamo, poi li vogliamo punire, poi ricominciamo a votarli con lo stessa logica, così finiremo con Pappalardo. Votare no è un voto politico contro quello che esprimono Lega e Movimento 5 stelle, di una politica fatta di slogan, contraddittori, che non ha a che fare con pragmatismo e serietà”.

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