Radio Cusano Campus. Intervista esclusiva a Gianfranco Rotondi

AgenPress. Gianfranco Rotondi, deputato di Fratelli d’Italia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Roberta Feliziani su Radio Cusano Campus.

Sull’avversione dei cittadini verso la politica.

“Questa dipende dai cattivi esempi che ci sono stati e che hanno turbato questo rapporto -ha affermato Rotondi-. C’è stato però anche un coro mediatico ben concertato che ha puntato 10 anni fa ad amplificare a dismisura questo rapporto patologico tra cittadini e politica, con trasmissioni televisive sulla Casta e l’amplificazione di alcuni aspetti futili come la buvette di Montecitorio, il cornetto che costa 1 euro anziché 2. Allora dipendeva che il debito pubblico dipendesse da questo e poi ci siamo ritrovati i 5 stelle al governo e per poco non andavamo per aria. Il fatto che il Paese non migliori dipende da molti fattori tra i quali la decisione politica, tant’è che i cittadini hanno scelto Giorgia Meloni per cambiare le cose”.

Sulla vittoria della Schlein alle primarie del PD.

“Non conosco Schlein, ma per come conosco la Meloni credo che lei sia incuriosita da una bella storia personale che ha portato questa giovanissima donna alla guida del PD. Non sottovalutiamo la Schlein perché pensiamo che sia una persona capace e il fatto che sia una donna di sinistra non significa che anche la sinistra non possa vincere le elezioni”.

Sul centrodestra.

“Il centrodestra si sta ristrutturando, ancor più con la vittoria della Schlein perché quel che avviene in un campo nel bipolarismo condiziona anche l’altro campo. Ad esempio il fatto che la Schlein attesti il PD sulla linea del radicalismo e dell’attenzione a tematiche poco digeribili per l’elettorato cattolico dà una responsabilità in più al centrodestra, che adesso dovrà fare come la DC che a un certo punto accolse anche la sinistra cattolica al suo interno. Giorgia Meloni dovrà fare una sintesi più audace, avrebbe detto Moro ‘equilibri più avanzati'”.

Sul Terzo polo.

“Se si è aperta l’autostrada per il centro sbocca al mare, non va da nessuna parte perché il centro, se intendiamo per centro qualcosa che somiglia alla Dc, aveva due caratteristiche che Renzi e Calenda non hanno, cioè che la Dc non era il terzo polo, ma il primo, oggi è la Meloni la Dc elettoralmente anche se il prodotto è diverso. Meloni interpreta il blocco sociale del ceto medio diffuso che ha dato forza all’area moderata”.

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